Guerra di secessione, riassunto breve
Guerra di secessione: riassunto. La situazione dell'America nella seconda metà del 1800 e la Guerra di Secessione (2 pagine formato doc)
GUERRA DI SECESSIONE, RIASSUNTO BREVE
Guerra di secessione.
Situazione dell'America nella seconda metà del 1800. In questo periodo l’America è formata da numerose colonie inglesi e francesi che avevano portato l’industrializzazione; infatti l’economia è in continua crescita soprattutto sulla costa atlantica dove sono nate grandi industrie e ha iniziato a svilupparsi la classe operaia.
A tutti in nuovi coloni che arrivavano in America veniva “pubblicizzata” la corsa alla conquista della parte occidentale degli Stati Uniti e il territorio conquistato agli indiani veniva quasi regalato.
L'economia degli Stati del Nord, a differenza di quella degli Stati del Sud, non era a prevalenza agricola e non erano presenti molti schiavi. Qui erano numerose le città e in costante crescita, soprattutto grazie all'afflusso di immigrati (che per tutta la prima metà dell'Ottocento continuò a sbarcare) e allo sviluppo industriale che intorno alla metà del secolo aveva raggiunto un livello pari a quello europeo.
Guerra di secessione: riassunto e cause
GUERRA DI SECESSIONE AMERICANA RIASSUNTO
L’economia dei Paesi nel Centro degli Stati Uniti è basata sull’allevamento intensivo, la vendita di carne e grandi quantità di grano coltivato su vasti territori (è quello che causa la crisi agraria in Europa). I loro prodotti venivano commerciati, anche grazie allo sviluppo ferroviario, nelle grandi città della costa atlantica del nord. Nel Sud si sviluppano dei grandi latifondi con prodotti destinati all’esportazione: cotone e tabacco.
Queste diversità economiche portano a una diversità politica, culturale e sociale.
Nord si sviluppa un’idea anti-schiavista (guidata da Abramo Lincoln)
Sud la schiavitù era presente e accettata
Centro era più indipendente.
Guerra di Secessione americana: tesina
CAUSE DELLA GUERRA DI SECESSIONE AMERICANA
Quindi si crea uno scontro ideologico tra nord e sud ma il centro deve decidere se allinearsi con l’uno o con l’altro. Oltre al divario ideologico sul piano economico, avviene anche sul piano politico. Quando Abramo Lincoln viene eletto presidente degli Stati Uniti, avvia un processo per l’abolizione della schiavitù. Costui, si rendeva conto che operare nell'immediato un cambiamento così radicale avrebbe significato lo sconvolgimento e il crollo del sistema economico degli stati del Sud, dove non solo era concentrata la quasi totalità degli schiavi, ma il loro lavoro costituiva la base della produzione agricola. Lincoln propose allora un'emancipazione graduale degli schiavi lasciando ai singoli Stati il potere di decidere se e in quali termini avviarla. Il governo centrale avrebbe aiutato finanziariamente quegli Stati che avessero deciso di operare tale emancipazione.