L'Impero tra Diocleziano e Costantino: riassunto

Riassunto della storia dell'Impero romano tra Diocleziano e Costantino (2 pagine formato doc)

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DIOCLEZIANO E COSTANTINO

L’impero romano tra Diocleziano e Costantino.

L’imperatore che perseguitò di piu i cristiani fu Gaio Valerio Diocle, acclamato Augusto dai propri soldati col nome di Diocleziano nel 284. Le vicende e le incertezze del lungo periodo di anarchia militare avevano mostrato con chiarezza che un unico imperatore non riusciva piu a gestire l’impero.
Molti avevano associato al trono i propri figli, dividendosi il compito di fronteggiare i nemici esterni su piu fronti. L’unica precaria parentesi di stabilità si ebbe con l’avvento, tra il 268 e il 284, di un gruppo di imperatori di origine balcanica.
Diocleziano consapevole della difficolta di reggere da solo il governo, associò al trono con il sistema dell’adozione Massimiano, che conferì il suo stesso titolo di Augusto, dando vita a una diarchia. In pochi anni resero piu sicuri i confini dell’impero e sedarono molte rivolte interne.

Diocleziano e Costantino: riassunto

TETRARCHIA DI DIOCLEZIANO

Un decennio dopo la sua ascesa al trono, Diocleziano diede vita alla tetrarchia, nella quale si stabiliva che ai due Augusti  fossero associati due Cesari, collaboratori scelti con il sistema dell’adozione. Passati vent’anni gli Augusti avrebbero lasciato il potere ai rispettivi Cesari, i quali assunto il titolo di Augusti, avrebbero scelto a loro volta altri due collaboratori. Furono stabilite quattro residenze imperiali, ciascuna facenti a capo una prefettura: la prefettura d’Oriente aveva capitale a Nicomedia, quella dell’Illirico a Sirmio, quella dell’Italia a Milano e quella delle Gallie a Treviri.
Il nuovo assetto costituzionale comportò un ulteriore modifica della struttura dell’esercito. La cavalleria divenne il personale seguito armato dell’imperatore e fu attuata una netta distinzione fra truppe di confine, destinate a contenere le aggressione esterne, e truppe mobili, destinate a spostarsi rapidamente sui luoghi di  guerra. Fu ampliato il numero di soldati attraverso l’arruolamento di truppe barbariche alleate e istituito l’obbligo di leva per i figli dei veterani. La tetrarchia sortì effetti positivi: l’autorita imperiale era moltiplicata e raggiungeva ogni angolo dell’impero, mentre l’unitarietà delle scelte era garantita dal potere decisionale di Diocleziano.

RIFORME DI DIOCLEZIANO

L’esito piu appariscente del sistema tetrarchico fu l’abbandono di Roma come centro del potere.
Con la riforma amministrativa di Diocleziano l’impero ricevette per la prima volta un’ organizzazione complessa che la sua mole richiedeva. Si presentava diviso in enormi province gestite da governatori che avevano funzioni sia civili sia militari. Le province furono portate da poco meno di 50 a 117 raggruppate in 12 circoscrizioni territoriali piu vaste, le diocesi, con a capo i vicari, i quali controllavano l’operato dei governatori delle province ed erano responsabili del buon funzionamento del prelievo fiscale. I vicari erano controllati a propria volta dai prefetti che erano i principali ministri dei tetrarchi.