Italia industriale ed età giolittiana

Analisi del periodo storico in forma di domande e relative risposte (4 pagine formato doc)

Appunto di joepunk66
L'Italia industriale e l'età giolittiana


1- Delinea in sintesi lo sviluppo verificatosi nei settori tradizionali e nei nuovi settori dell'economia italiana tra XIX e XX sec.
e i fattori che lo favorirono.


Nei primi anni del nuovo secolo l'Italia stava attraversando la stagione del proprio "decollo industriale". La crescita riguardò il settore tessile, il settore agro-alimentare e, l'industria saccarifera. L'aspetto più importante del decollo economico fu lo sviluppo di nuovi settori di base, come l'industria siderurgica. Importanza rilevante ebbero gli sviluppi dell'industria idroelettrica e dell'industria meccanica.
Iniziò a svilupparsi il settore dell'automobile. Le condizioni che favorirono questo enorme sviluppo furono diverse. Oltre al protezionismo e le commesse pubbliche, grande importanza ebbero il riordino del sistema bancario (Banca d'Italia nel 1893 e istituti di credito sul modello della banca mista), le entrate del turismo e le rimesse degli emigranti, cioè i risparmi inviati in patria dai lavoratori italiani che emigravano.


2- Circa nord e sud Italia si parla di sviluppo dualistico, perché?

Lo sviluppo italiano, presentava al suo interno gravi contraddizioni e squilibri, il più grave dei quali fu l'accrescersi di quel dualismo economico fra nord e sud del paese. Anche l'agricoltura fu caratterizzata dalla crescita; questi dati positivi vanno attribuiti per la maggior parte alla Pianura padana, dove la crisi agraria e il protezionismo avevano favorito ingenti investimenti. Stazionaria rimase invece la situazione nel Mezzogiorno. L'Italia si sviluppava "a forbice": le regioni del Mezzogiorno, pur conoscendo anch'esse una certa crescita, perdevano sempre di più terreno. La questione meridionale divenne così uno dei grandi nodi irrisolti nella vita italiana.

3- Quali erano le condizioni dei contadini? Verso quali aree geografiche si diresse l'emigrazione e in quali proporzioni?


Un altro tema venne a occupare il centro della vita politica nazionale: la questione sociale, cioè il problema delle condizioni di vita delle masse contadine e operaie. Il problema fondamentale continuava a essere quello della sopravvivenza. Nonostante la crescita economica, gli squilibri territoriali e la pressione demografica determinarono un vero e proprio picco migratorio.