Moti del 1830-31 e i progressi del liberalismo in Europa
Riassunto sui moti rivoluzionari del 1830-31 e i progressi del liberalismo in Europa (3 pagine formato doc)
MOTI DEL 1830-31
3.
I MOTI DEL 1830-31 E I PROGRESSI DEL LIBERALISMO IN EUROPA3.1 LA RIVOLUZIONE DEL 1830 E LA CADUTA DELLA MONARCHIA BORBONICA
DIECI ANNI DOPO RIESPLODE LA PROTESTA: Nel 1830 l’Europa venne investita da una seconda ondata insurrezionale (ribellione) che dalla Francia si propagò all’Italia al Belgio e alla Polonia, le forze liberali ottennero un notevole successo e la Francia tornò ad affermarsi come il principale centro rivoluzionario del Continente.
LA POLITICA REAZIONARIA (CONSERVATRICE) DI CARLO X: Alla morte di Luigi XVIII la corona passò nelle mani del fratello del re, il Conte di Artois, che salì al trono con il nome di Carlo X. Una delle sue prime leggi fu denominata la “Legge del Miliardo”, che consisteva nel dare un cospicuo risarcimento alle famiglie nobiliari cui erano stati espropriati i beni durante la Rivoluzione. Alle elezioni del 1827 per il rinnovo del Parlamento, le forze di opposizione riuscirono ad ottenere una netta vittoria, e a nulla servì la decisione di Carlo X di sciogliere la Camera dei Deputati e di convocare nuove elezioni, poiché l’opposizione guadagnò ancora una volta la maggioranza dei seggi.
I moti del '48: riassunto
MOTI RIVOLUZIONARI: RIASSUNTO BREVE
LE “TRE GLORIOSE” GIORNATE DI LUGLIO
Il 25 Luglio 1830 il sovrano decise di emanare quattro ordinanze che imponevano la sospensione della libertà di stampa. La popolazione Parigina il 27 Luglio riuscì a costringere alla fuga Carlo X. Sul trono di Francia venne chiamato il cugino re Luigi Filippo d’Orleans. Il nuovo sovrano venne proclamato re dei Francesi per volontà della nazione. La libertà di stampa venne ripristinata e i rapporti tra Stato e Chiesa furono ridefiniti sulla base di una separazione dei poteri. Venne infine deciso un parziale allargamento del diritto di voto che passò da circa 100 mila a 170 mila votanti.
I moti rivoluzionari: riassunto breve
RIVOLUZIONE DEL 1830
3.2 I RIFLESSI DELLA RIVOLUZIONE DI LUGLIO IN EUROPA
LA RIVOLUZIONE DEL 1830 IN BELGIO: La svolta liberale verificatasi in Francia ebbe immediate ripercussioni nel vicino Regno dei Paesi Bassi, dove la popolazione cattolica di lingua Francese concentrata prevalentemente in Belgio mal sopportava la politica di assimilazione condotta dai protestanti olandesi, i quali, grazie anche all’appoggio del re Guglielmo I di Orange-Nassau, avevano occupato le principali cariche dello Stato. Le speranze di Guglielmo I circa un intervento delle potenze europee che riportasse l’ordine nel Regno andarono deluse per l’opposizione della Gran Bretagna e della Francia. La questione venne quindi risolta nel corso di una conferenza tenutasi a Londra (Dicembre 1830), al termine della quale il Belgio fu dichiarato regno indipendente e la corona venne offerta al principe tedesco Leopoldo di Sassonia Coburgo. La netta presa di posizione del governo Francese guidato dal banchiere Jacques Lafitte aveva avuto un peso dominante per il successo dell’insurrezione.
IL TENTETIVO DI INSURREZZIONE IN POLONIA: Nel Novembre del 1830 scoppiò in Polonia un moto insurrezionale (ribellione) tendente a liberare il Paese dalla dominazione Russa, il governo di Parigi non intervenì.