Moti rivoluzionari, riassunto
i moti rivoluzionari dell'800 (13 pagine formato pdf)
MOTI RIVOLUZIONARI RIASSUNTO - Ottocento.
L’Ottocento è il periodo del Romanticismo, dell’Idealismo (specifico in ambito filosofico raggiunto con Hegel) e Positivismo.Leggi anche I Moti dal 1820 al 1831: riassunto
I MOTI 1820-21 RIASSUNTO - I moti del 1820. Cause erano dovute:
- a un malcontento generale
- alle trasformazioni dovute alla Restaurazione
- ai cambiamenti che può non erano in grado di soddisfare i bisogni della comunità
Infatti c’era in atto, in questo periodo, la Restaurazione voleva dire tornare prima delle Rivoluzione francese. Si sapeva che non era possibile. Infatti gli ideali della rivoluzione avevano portato a una maggior fiducia nelle proprie capacità e libertà che era negata dai regimi restaurati.
I moti erano segno del malcontento che l’ordine del congresso aveva imposto. Nascono dei movimenti e inizia a farsi strada l’idea di un’indipendenza o unità. In Italia e in Germania in particolare.
Il discorso degli stati nazionali riguardava Spagna, Francia e Inghilterra. L’Italia aveva stati regionali. Sono moti che falliscono perché i protagonisti erano soprattutto ufficiali, soldati, giovani intellettuali e studenti che appartenevano alle classi colte. L’obiettivo era ottenere cambiamenti socio politici attraverso costituzioni per limitare le forme di assolutismo diffuse. Si chiedeva la libertà e i diritti fondamentali dell’uomo. Falliscono perché il popolo non era coinvolto. Esistevano società segrete che avevano una struttura gerarchica al proprio interno. Non tutti ne conoscevano i programmi ma solo chi era al vertice. Quelli alla base agivano burattinati da questi ultimi. Quindi questa scarsa conoscenza gli ha portati al fallimento. Volevano solo una monarchia costituzionale. Falliscono e dopo pochi anni il malcontento porta ai moti 1830-31.
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MOTI RIVOLUZIONARI 1830: RIASSUNTO - Moti del 1830-31. Causa: il malcontento che si generava per l’arretratezza.
I protagonisti non sono più la minoranza ma cercano di coinvolgere le masse urbane e rurali (lavoratori soldati alti medi) in parte ci riescono. Anche i moti del 1830 pur coinvolgendo masse urbane etc. fallirono però nasce la consapevolezza che qualcosa può cambiare in modo radicale. Ci sono squilibri e spaccature dovuti alla situazione generale, sul piano sociale economico e politico (monarchie conservatrici vs liberali (maggior libertà e diritti) da arginare.
Si arriva alla nascita e si svilupperà il concetto di patria e nazione (Sviluppati col Romanticismo).
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RIASSUNTO DEI MOTI LIBERALI IN EUROPA: I MOTI DEL 48 - Anno di forti trasformazioni è stato un secolo importante a livello europeo definito anche come primavera dei popoli. Su una stagione eccezionale che diede vita a aspettative di ordine politico e istituzionale. Segue il tramonto della restaurazione. Pone le basi per creare un’Europa di nuovi stati nazionali. Rimangono escluse da quest’ondata rivoluzionaria Russia, perché c’era un’arretratezza sociopolitica e mentalità arretrate) e Inghilterra (perché invece, lì, c’era un sistema politico parlamentare segnato dalla Magna Charta, era già avanti, la mentalità della borghesia rischiava e investiva). È stato un anno importante anche per l’Italia che inizia a vivere quel clima che la prepara al cambiamento.
Vengono fatte le costituzioni, la prima in Toscana sotto Leopoldo I che concede uno statuto. Successivamente Carlo Alberto del Regno di Sardegna fa uno statuto Carlo Albertino che è importante perché riconosciuto addirittura per 100 anni fino al 1946 quando verrà introdotta anche a quei territori che entreranno a far parte del regno Sabaudo. È stato concesso da Carlo Alberto, non conquistato dal popolo. È breve ha 84 articoli che corrispondo a 1/3 della nostra costituzione. È flessibile, importante perché nel corso della storia è stato modificato ed è stato riconosciuto anche nel periodo del fascismo. La nostra costituzione invece è rigida. Con lo statuto iniziarono le monarchie costituzionali.
Nascono poteri divisi:
- Legislativo condiviso da parlamenti e sovrano, il sovrano firmava la promulgazione delle leggi.
- Esecutivo era del sovrano, con lo statuto Albertino si precisa che la religione cattolica è di stato, anche se in alcune zone erano riconosciuti culti e tollerati altri.
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MOTI RIVOLUZIONARI RIASSUNTO BREVE: LO STATUTO ALBERTINO - Quello che resta della riforma: lo statuto Albertino è un punto di riferimento importante. In Toscana c’erano culti tollerati e riconosciuti. Il 1848 è importante perché l’anno della Prima Guerra di Indipendenza, è una guerra quindi causata da un malcontento, è proprio una guerra combattuta per l’indipendenza dell’Italia dagli Austriaci. L’obiettivo è scacciarli per iniziare un processo di unificazione. Milano è una delle città protagoniste.