Nerva e Commodo
Appunto su Nerva e Commodo: il II secolo d. C. (5 pagine formato doc)
Il II secolo d.C.
è considerato da tutti gli storici il beatissimum seculum, cioè l’età d’oro dell’impero in cui si è riusciti a conciliare la libertà con l’impero.
I rapporti fra senato ed imperatore erano cambiati rispetto al secolo precedente.
Gli imperatori ed i senatori di questo secolo provenivano dalla nobiltà delle provincie, in particolare della Gallia e della Spagna ed avevano quindi la stessa mentalità e gli stessi interessi.
Nessuno degli imperatori del II secolo ebbe discendenti diretti per cui, per la successione al trono, fu necessario adottare una persona estranea alla famiglia dando origine al “principato per adozione”, cosa che evitò le congiure di palazzo e permise di scegliere uomini capaci, graditi sia dal senato che dall’esercito.
Con Marco Aurelio fu raggiunta la situazione l’ideale, cioè uno stato guidato da un filosofo illuminato, mite e moderato che governava per il bene della collettività.
Nel II secolo d.C. i l’impero raggiunse la sua massima estensione, furono fondate nuove città ed abbellite quelle esistenti con monumenti ed edifici pubblici.
Ogni città era amministrata da un consiglio di decurioni che investivano parte del loro patrimonio in opere di pubblica utilità come terme, teatri, sala da concerto, ginnasi, palestre, bagni pubblici, acquedotti, biblioteche, scuole, mercati, ecc.
Una fitta rete stradale permetteva di viaggiare in sicurezza tra le varie regioni.
I segni della crisi
A questa età di splendore farà però seguito un periodo di crisi: gli obblighi militari toglievano forza lavoro per le attività produttive ed erano la causa del calo demografico.