Il nuovo ordine mondiale

Approfondimento sulla situazione gepolitica mondiale nel 1945, quando Usa e Urss si divisero il pianeta in sfere di influenza (3 pagine formato doc)

Appunto di chiaraxd
La fine del conflitto apriva per l'Europa e per il mondo intero un periodo di gravi problemi economici, politici e sociali.
Il paese più toccato da tali problematiche fu l'Urss. Gli Usa uscirono invece rafforzati economicamente e con ingenti crediti di guerra. Anche in Europa i problemi economici furono molto gravi, tanto da sconvolgere gli equilibri tra gli stati. Inoltre la crisi era aggravata dal fatto che le maggiori industrie erano state danneggiate o distrutte durante la guerra. In questo quadro esplose l'inflazione: i prezzi lievitarono e resero impossibile la vita. Grazie al rafforzamento dell'apparato industriale americano il dollaro si affermò come la moneta più affidabile.
In questo contesto la necessità di ricostituire un commercio fondato sul libero mercato era particolarmente sentita dagli Usa per due motivi: 1) per evitare il rischio di sovrapproduzione, 2) perché la segmentazione del mercato era stata la principale causa della guerra.

Grazie alla superiorità degli Usa fu il dollaro a prendere il posto della ormai decadente sterlina.
Nel luglio 1944 la conferenza di Bretton Woods decretò il dollaro come moneta di riserva e come mezzo di pagamento internazionale: 34 dollari = 1 oncia di fino. Gli Usa divennero i garanti della stabilità economica mondiale. Conseguentemente alla conferenza di Bretton Woods si ebbe da un lato il rafforzamento della moneta americana, dall'altro una maggiore integrazione dei sistemi economici capitalistici, nella forma però di subalternità agli Usa. Inoltre, con gli accordi di Bretton Woods si ebbe la formazione di nuove istituzioni economiche. La principale di queste fu il Fondo monetario internazionale finalizzato a riattivare i meccanismi finanziari ogni qual volta si presenti la necessità. Con l'intenzione di favorirla cooperazione internazionale fu creata in quell'occasione la Banca mondiale, con il compito di predisporre le risorse per il decollo produttivo delle aree più arretrate.