Paleolitico e neolitico: riassunto

Riassunto di storia sul paleolitico e sul neolitico (4 pagine formato docx)

Appunto di nataliasemenenko

PALEOLITICO E NEOLITICO

Paleolitico e Neolitico.

Le più antiche tracce di presenza umana in Italia risalgono a 250000 anni fa. I primi gruppi umani vivevano all'aperto, verso la fine del Paleolitico iniziarono a costruire le prime capanne, a pianta quadrata. Il Neolitico iniziò in Italia nel VII millennio a.C. e si sviluppò prima nel sud della penisola, dove la popolazione introdussero l'agricoltura e l'allevamento.
Nell'Italia settentrionale si continuarono a praticare la caccia e la raccolta. La tecnica di lavorazione del rame si diffusero a partire dal III millennio a.C.
L'Età del bronzo
Il II mellinnio a.C. fu caratterizzato dallo sviluppo delle tecniche di lavorazione del bronzo. In questo periodo si diffuse, in Trentino, Veneto e Lombardia, la cultura delle palafitte mentre in Emilia si diffuse quella delle terra-mare. Nell'area della Liguria, Piemonte e Toscana si trovavano i Liguri, una popolazione che sviluppò un'economia commerciale.

PALEOLITICO E NEOLITICO A CONFRONTO

Nell'arco del II millennio giunsero nella penisola italica le prime ondate migratorie di popolazione di origine indoeuropea. I primi a stanziarsi in Italia furono i Latini che si stanziarono tra il Tevere e i monti Albani e i Siculi. A partire dell'VIII secolo a.C. sulle coste dell'Italia meridionale e della Sicilia i Greci iniziarono a fondare le loro colonie e lo stesso fecero i Fenici in Sicilia e Sardegna.
Intorno al XII secolo a.C. giunsero in Puglia gli Iapigi la cui origine è di diverse culture. Loro assunsero i nomi di Dauni, Peuceti e Messapi. I Dauni formarono una società dedita alla pastorizia e all'agricoltura. I Peuceti erano un popolo guerriero organizzazo in una monarchia ereditaria. I Messapi si dedicavano alla pesca e al commercio.
Tra il 2000 e il 1500 a.C. un gruppo di popolazione indoeuropee proveniente dall'Asia si insediò nell'Europa centrale: i Celti; essi conoscevano le tecniche di fusione del ferro. A partire dalla metà del III secolo a.C. si scontreranno con i Romani, che li indicheranno con il nome di Galli.
Nell'area geografica corrispondente all'incirca alla Romagna si sviluppò, a partire dell'XI secolo, la civiltà villanoviana e si diffuse in Emilia, Umbria, Toscana e Lazio. Era un popolo sedentario conosceva e praticava la fusione del ferro.

Tesina sul neolitico: agricoltura e allevamento

PALEOLITICO E NEOLITICO SIGNIFICATO

Il popolo degli Etruschi è stato spesso definito "misterioso". Erodoto e Strabone sostenevano che loro fossero giunti dalla Lidia in seguito a una grave carestia (tesi orientale). La seconda ipotesi (tesi dell'autoctonia) sostiene che loro fossero uno dei popoli discesi in Italia in epoca preindoeuropea. La terza tesi quella della fusione etnica dice che loro sarebbero l'esito originale dell'incontro di due cultre. La massima espansione della civiltà etrusca ebbe tra VII e VI secolo a.C. e fino al V. Questa espansione si considera che gli Etruschi non diedero vito a uno Stato unitario ma erano frammentati in varie città-stato autonome con un'organizzazione sociale e con capacità tecniche. La società etrusca aveva una struttura gentilizia, basata su famiglie aristocratiche. Un ruolo importante avevano i sacerdoti, i servi lavoravano nei terreni coltivabili e nelle miniere, le donne partecipavano a fianco dei mariti ai banchetti.