Prima guerra mondiale, l'Italia in guerra: riassunto

Riassunto dettagliato dall'origine della prima guerra mondiale al suo esaurirsi con approfondimenti sull'entrata in guerra dell'Italia (4 pagine formato doc)

Appunto di alexcuttaia

PRIMA GUERRA MONDIALE, L'ITALIA IN GUERRA: RIASSUNTO

La prima guerra mondiale.

Il pretesto che fece scaturire la bfu l'attentato del 28 giugno 1914, da parte di uno studente bosniaco diciannovenne Gravrilo Princip, che uccise, a colpi di pistola, l'arciduca Francesco Ferdinando d'Asburgo, erede al trono imperiale austro-ungarico, e sua moglie. Dietro il gesto omicida compiuto dal giovane stava una vera cospirazione preparata con cura da un gruppo nazionalista denominato « Giovane Bosnia ». Nella memoria collettiva serba, il 28 giugno era sinonimo di lutto e di dolore, in quanto ricordava la disfatta subita in Kosovo.
Quella lontana sconfitta aveva comportato per la Serbia secoli di dominazione ottomana, ma l'uccisione dell'arciduca, avrebbe dovuto significare, secondo i terroristi, l'inizio del riscatto degli slavi dalla dominazione straniera.

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L' Austria si convinse immediatamente che la responsabilità dell'accaduto dovesse ricadere interamente sullo stato serbo, a causa del suo atteggiamento anti-austriaco e nazionalista, pertanto si orientò subito nella direzione di una risposta di carattere militare. I governanti austro-ungarici sapevano bene che la Serbia, in caso di conflitto, sarebbe stata aiutata dalla Russia, e che l'eventuale guerra si sarebbe potuta trasformare ben presto in un vasto conflitto. Pertanto, prima di compiere la mossa che avrebbe potuto provocare l'inizio delle ostilità, si assicurarono che la Germania avrebbe dato il suo completo sostegno in caso di intervento russo. L'Austria consegnò così un pesante e categorico ultimatum a cui i serbi avrebbero dovuto rispondere entro 48 ore; le richieste erano numerose ed umilianti: La Serbia, avrebbe dovuto vietare vogni forma di propaganda anti-austriaca nelle scuole e nell'esercito, e licenziare tutti coloro che avessero manifestato sentimenti nazionalistici e anti-austriaci.

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Ma sopratutto l'ultimatum richiedeva al governo serbo di istituire una commissione d'inchiesta, per fare piena luce sull'attentato di Sarajevo imponendo la partecipazione di delegati austriaci a tale commissione. Fu questo l'unico punto che il governo serbo non accolse poiché la partecipazione di elementi austriaci alla commissione sarebbe stata una vera e propria intromissione nella vita politica serba. Il 28 luglio 1914 dunque venne consegnata al governo serbo una formale dichiarazione di guerra. La Germania, ritenendo inevitabile l'intervento della Russia e  della Francia a fianco  della Serbia, decise di agire con la massima rapidità per vincere la guerra sui due fronti e rendere operativo il piano Shlieffen nel più breve tempo possibile. Tale piano militare, elaborato dal generale tedesco Alfred Von  Shlieffen, prevedeva di cogliere di sorpresa i francesi dislocando piccoli contingenti in Alsazia Lorena e sul fronte russo con funzioni puramente difensive, mentre con il grosso dell'esercito puntare direttamente su Parigi passando attraverso il Belgio.

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FRONTE ITALIANO PRIMA GUERRA MONDIALE

Da momento che quest'ultimo era un paese pacifico e neutrale, i francesi sarebbero stati colti di sorpresa e la guerra sul fronte occidentale si sarebbe conclusa nel giro di poche settimane. In tal modo l'esercito tedesco si poteva riversare interamente sul fronte orientale tramite le proprie efficienti linee ferroviarie, per fronteggiare i russi e sconfiggere anch'essi. L'attraversamento del Belgio però, avrebbe provocato l'immediata reazione negativa della Gran Bretagna nel momento in cui le coste belghe fossero cadute in mano tedesca; inoltre, nei quindici anni antecedenti lo scoppio della prima guerra mondiale la Germania condusse una politica nettamente ostile nei confronti della Gran Bretagna, la quale giunse a considerarla il suo rivale più temibile e pericoloso. Il principale motivo di attrito fra le due potenze fu la costituzione di una grande flotta di navi da guerra da parte della Germania capaci di mettere in pericolo la supremazia inglese sui mari. L'invasione tedesca del Belgio si rivelò immediatamente brutale e spietata poiché l'esercito del piccolo stato non poté nulla contro l'immensa armata degli invasori.