La Prima rivoluzione inglese e il Commonwealth: riassunto

Annotazioni storiche: l'inizio della guerra civile, i gruppi sociali e il conflitto tra re e parlamento, Oliver Cromwell, il "patto del popolo", la definitiva condanna del re e il "parlamento dei Santi" (2 pagine formato doc)

Appunto di kikkathebest92

LA PRIMA RIVOLUZIONE INGLESE E IL CROMMONWEALTH

La prima rivoluzione inglese e il Commonwealth.

Carlo I tentò un colpo di mano e guidò personalmente un’incursione armata a Westmister (sede della camera dei comuni) per arrestare i dirigenti dell’opposizione. Questi ultimi furono però protetti dalla folla dei loro sostenitori. Il re fu costretto a fuggire a Londra 16 gennaio 1642.
L’episodio segnò il passaggio dal conflitto istituzionale alla guerra civile.
Al fianco del re si schierarono:
•    L’alta aristocrazia e la gentry maggiore, ritenendo l’istituto monarchico una garanzia per il loro privilegi.
•    La zona nord ovest, ove le attività economiche conservavano caratteristiche tradizionali.
•    I difensori della chiesa anglicana
Al fianco del parlamento:
•    I ceti intermedi videro nel parlamento un argine contro l’assolutismo.
•    Le regioni sud orientali, economicamente più dinamiche
•    I sostenitori del presbiterianesimo e puritanesimo.

LA PRIMA RIVOLUZIONE INGLESE: RIASSUNTO

La massa dei poveri e gli strati più bassi del popolo non prese posizione perché esclusa dal voto e dalla partecipazione alla politica.
Subito dopo la fuga e lo scoppio della guerra civile, vi fu una fase in cui ebbe la meglio l’esercito monarchico. IL compito di riorganizzare l’esercito parlamentare sconfitto fu assunto da Oliver Cromwell, membro della camera dei comuni, puritano. Cromwel stabilì l’incompatibilità tra seggio parlamentare e ruoli militari, allo scopo di privare molti parlamentari aristocratici delle funzioni di comando, inserendo ufficiali di rango inferiori che avevano però fatto carriera per le loro capacità. (Cromwel fece una deroga per se stesso, divenendo vice-comandante e rimanendo parlamentare). Il nuovo esercito (new model army) fu comandato da Thomas Fairfax. L’esercito parlamentare riuscì a prevalere, sconfiggendo il re a Naseby (1645) e concludendo vittoriosamente la guerra. Nel 1646 Carlo I si arrese agli scozzesi schierati con il parlamento (con la promessa di una riorganizzazione di tipo presbiteriano).
Alla fine della guerra la parte parlamentare sarà attraversata da vari conflitti. Tra i parlamentari era diffusa la convinzione che occorresse un onorevole compromesso con il re. In campo religioso il parlamento applicò il modello presbiteriano.

FASI RIVOLUZIONE INGLESE

Tra gli ufficiali inferiori erano diffuse idee particolarmente radicali (sostenute ad esempio dai levellers, livellatori). I levellers avanzarono nell’ottobre 1647 con la proposta di un “patto del popolo”, che doveva costituire la base di una nuova costituzione repubblicana, qui si chiedeva che fosse abolita la monarchia e la camera dei lords. In campo economico, i levellers combattevano le grandi compagnie monopolistiche e i loro privilegi commerciali.
Sorsero poi contrasti tra i vincitori, che indussero Carlo I a compiere nel 1648 un nuovo tentativo di riconquistare il potere. Alleatosi con gli scozzesi il re attaccò l’esercito parlamentare, ma fu sconfitto da Cromwel a Preston. Furono così esclusi alcuni parlamentari perché ritenuti favorevoli alla ricerca di un accordo con il re (da cui “parlamento moncone”). Carlo I fu condannato a morte a londra nel gennaio 1649. Il parlamento dichiarò quindi la caduta della monarchia, sostituita nel maggio 1649 da un ordinamento repubblicano (commonwealth). Furono inoltre abolite la camera dei lords e la chiesa anglicana.
Tra il 1649 e il 1658 il paese fu govarnato da Oliver Cromwell che fu impegnato a domare le ribellioni degli scozzesi e dei cattolici irlandesi. Col tempo egli caratterizzò la propria direzione politica in senso autoritario, fin quando nel 1653, decise di sciogliere il parlamento con la forza. Venne quindi eletta una nuova assemblea dominata dai seguaci di Cromwell, che fu detto “il parlamento dei santi”.