Stalinismo: riassunto e caratteristiche del regime di Stalin
Riassunto sullo stalinismo e caratteristiche del regime (2 pagine formato doc)
STALINISMO: RIASSUNTO E CARATTERISTICHE DEL REGIME DI STALIN
Gli anni venti, l'ascesa di Stalin e il regime staliniano
Nel 1922 nacque l’Unione Sovietica, con il carattere di uno stato federale.
STALINISMO CARATTERISTICHE
Nel 1921 Lenin decise di avviare una nuova politica economica (NEP), che risollevasse l’economia dando spazio a elementi di proprietà privata, di mercato e di profitto. Infatti gli ammassi (conferimento del grano allo stato) vennero messi ad un prezzo stabilito, i contadini furono lasciati liberi di vendere le eccedenze, si favorì lo sviluppo della piccola impresa, ma lo stato manteneva il controllo delle principali attività economiche. I risultati della Nep furono positivi, perché inizialmente la produzione e il reddito si ripresero. Ma sorse un problema economico, quello di come modernizzare il paese: i sostenitori della Nep, come Bucharin, proponevano una trasformazione graduale del sistema economico, basata sull’aumento di produttività dell’agricoltura; gli oppositori della Nep, fra cui Trockij, ritenevano invece che un’industrializzazione accelerata fosse necessaria per la sopravvivenza stessa del sistema economico. Un altro problema fu quello di chi dovesse sostituire Lenin (morto nel 1924) alla guida del partito. Nel 1922 Stalin fu nominato segretario generale e assunse una posizione di centro tra la destra di “Bucharin” e la sinistra di “Trockij”. Infine Stalin prese il potere, mentre Trockij venne espulso ed esiliato (poi ucciso da un sicario di Stalin nel 1940).
Stalinismo: riassunto breve
LO STALINISMO
Stalin abbandonò la prospettiva della Nep e decise di attuare la collettivizzazione forzata dell’agricoltura nel 1930, trasformando la proprietà privata in collettiva. Molte aziende furono unificate in fattorie cooperative (kolchoz) o di proprietà dello stato (sovchoz) con l’obbligo di consegna dei prodotti al prezzo fissato. Di conseguenza questa decisione modificò il rapporto tra il potere sovietico e le campagne. Stalin era consapevole che tutto ciò avrebbe scatenato uno scontro sociale con i contadini, e infatti lo scontrò vi fu: la resistenza contadina fu fortissima perché si opposero in ogni modo. Nei confronti dei contadini, Stalin impiegò il terrore: i kulaki, che secondo lui dovevano sparire come classe sociale, sparirono anche fisicamente. I kulaki (contadini agiati) si divisero in tre categorie: quelli impegnati in attività controrivoluzionarie, quelli che non potevano che contribuire alla controrivoluzione, e i kulaki che erano leali nei confronti del regime. Per le prime due categorie erano previste la confisca dei beni e la deportazione (in alcuni casi anche la fucilazione); per la terza categoria, il trasferimento in un altro luogo. Migliaia di persone furono uccise fisicamente e altre vennero deportate. I kolchoziani venivano forzati a consegnare le riserve accumulate: questo portò ad un grande carestia, con milioni di morti per fame. Il governo cercò anche di bloccare la fuga dei contadini introducendo dei passaporti interni necessari per circolare nel paese, che però non venivano dati ai kolchoziani.