Riassunto sui Longobardi e l'ascesa del papato
riassunto pratico e dettagliato sui Longobardi: invasione, società, frantumazione politica Italia, re Autari, Agilulfo, Rotari, Franchi e papato, Stato della Chiesa, Monachesimo e iconoclastia, Gregorio I, ordine benedettino; Islam: Arabia felix, La Mecca, dottrina e predicazione, Maometto, fondamenti religione, califfato, gihàd, società, avanzata araba età dell'oro, Basilio II, abbasidi e omayyadi, rinascimento arabo, influsso sull'occidente (6 pagine formato doc)
Riassunto sui Longobardi e l'ascesa del papato - I LONGOBARDI E L’ASCESA DEL PAPATO
1.
Appunti Longobardi
Nel 568 i Longobardi invadono l’Italia – non hanno un piano di conquista, vogliono fare bottino e sottomettere la popolazione, non ammiravano i Romani, erano stati soldati romani (alcuni cacciati perché troppo crudeli), non sanno scrivere, non si mescolano con la popolazione locale, ariani. Erano allevatori di cavalli, nomadi, divisi in tribù. 578-764 i Longobardi si evolvono:
- Da ariani diventano cristiani
- Non sanno scrivere – imparano e scrivono una raccolta di leggi “Editto di Rotari”
- Hanno un territorio definito su cui vigono leggi scritte, amministrato da funzionari, c’è una monarchia stabile
- Da nomadi diventano sedentari
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Nascono i GASTALDI = chi gestiva le terre del re – poi diventano funzionari pubblici che aiutano il re ad amministrare il territorio.
L’OCCUPAZIONE LONGOBARDA DELLA PENISOLA - Dopo Giustiniano Italia, Spagna e Africa Settentrionale erano dei Bizantini ma le spese per riconquistare questi territori avevano prosciugato le risorse economiche dello Stato. Inoltre erano un problema sia gli Slavi nella penisola balcanica, sia i Longobardi in Italia. Essi, considerati più barbari della barbarie germanica, arrivarono in Italia dalla Pannonia (spinti dagli ÀVARI= una popolazione barbarica) sotto la guida del re Alboino – occuparono militarmente l’Italia settentrionale e, dopo un assedio, la città di Pavia (chiamata TICINUM) che divenne la loro capitale, poi anche il Sud Italia insediandosi a Spoleto e Benevento, poi ducati longobardi autonomi. Riuscirono a espandersi perché i Bizantini non possedevano un esercito e la peste aveva decimato la popolazione – difendono solo le città; i Bizantini e le popolazioni italiche si organizzano per difendere le città vicino alle coste (potevano arrivare i soccorsi da Costantinopoli), Ravenna (c’era l’esarca), Roma grazie al potere del Papa, la costa veneta e la laguna di Venezia, Napoli, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna, Corsica, PENTAPOLI (Rimini, Pesaro, Fano, Senigallia, Ancona).
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LA FRANTUMAZIONE POLITICA DELL’ITALIA - Con i Longobardi c’è la rottura dell’unità dell’Italia. L’Italia è occupata da Bizantini e Longobardi senza che nessuno riesca a prevalere sull’altro e le città sono in continua disputa tra di loro – ogni la storia di ogni città e regione ha caratteristiche peculiari. Come scrisse lo storico Paolo Diacono (ha scritto anche l’HISTORIA LANGOBARDORUM) i Longobardi si impongono come dominatori: sterminano l’aristocrazia romana e i cattolici (loro erano ariani ma anche legati a credenze pagane) e i romani sopravvissuti diventavano tributari dei Longobardi con l’obbligo di pagare loro 1/3 delle rendite secondo il DIRITTO DI GUERRA; non si mescolarono con la popolazione locale (anche cimiteri separati).
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