Dalla Prima alla Seconda guerra mondiale: riassunto
Riassunto dalla Prima guerra mondiale alla Seconda guerra mondiale. In particolare si riassume l'ascesa del Fascismo, l'ascesa del Nazismo, il New Deal, la Guerra civile spagnola, la Rivoluzione russa e post-rivoluzione (18 pagine formato doc)
PRIMA E SECONDA GUERRA MONDIALE
Situazione Italiana Post-guerra - L’Italia che esce dalla guerra.
Come tutti i paesi usciti si trova ad affrontare una forte crisi economica, sia agraria per il fatto che la maggior parte delle masse contadine sono andate a combattere al fronte, sia industriale perché si pone il problema della riconversione dell’industria. Passaggio quindi da un’industria bellica, finanziata direttamente dallo stato a un’industria di pace. Nel caso italiano maggiormente aggravata dal fatto che l’Italia non aveva materie prime sufficienti. Dal momento che tutti i paesi usciti dalla guerra si trovavano in situazione analoga, nessun paese esporta più materie prime perché ne avevano bisogno per la ricostruzione interna. Dalla guerra erano usciti arricchiti esclusivamente i grandi gruppi industriali, in questo momento prendono il nome di ‘pesce cani’, retorica fascista, le masse invece, sia contadine che operaie avevano acquisito una nuova consapevolezza e coscienza di sé.PRIMA E SECONDA GUERRA MONDIALE: RIASSUNTO
Quindi avevano maturato il desiderio di pesare maggiormente sulla scena politica. Il suffragio universale maschile era stato concesso già nel 1913, questa nuova consapevolezza aveva portato nel 1919 alla nascita del secondo partito di massa, accanto al partito socialista già nato alla fine dell’800, 1892. Nel 1919 nasce il Partito Popolare Italiano, fondato da Don Sturzo a Genova, di ispirazione cattolica. Può nascere il partito perché il ‘non expedit’ viene definitivamente abolito. Il programma era:
- Voto alle donne
- Riforma elettorale proporzionale
- Decentramento amministrativo basato sulle autonomie locali e regionali.
Due possibilità:
- Pio X con la ‘pascendi dominici gregis’ ‘del dover nutrire la legge del signore’
- Benedetto XV
Accanto a questi due partiti di massa, si formano anche le organizzazioni sindacali, quella di
- Ispirazione socialista: Camera Generale del Lavoro (CGL)
- Di ispirazione cattolica: Confederazione italiana dei lavoratori (CIL)
Prima e seconda guerra mondiale: schema
CAUSE PRIMA E SECONDA GUERRA MONDIALE
Accanto a queste organizzazioni sindacali operano numerose leghe o operative, chiamate ‘Rosse’ o ‘Bianche’ a seconda dell’ispirazione. Questo rafforzamento dei partiti di massa inizia a preoccupare la borghesia, il ceto medio, avendo le spalle la Rivoluzione d’Ottobre. In particolar modo la piccola borghesia che aveva subito un declassamento socio-economico negli ultimi anni perché la grande industria era cresciuta durante la guerra, la piccola borghesia si era invece appiattita. Questa piccola borghesia sarà poi il nucleo portante del fascismo, sarà la portatrice della ‘terza via’: ‘né coi pesce cani’, ‘né con gli operai’. Pesce cani erano: Ansaldo, Edison, Fiat.
Prima espressione nella formazione del ‘movimento combattistico’, nel 1918 si forma l’Associazione Nazionale Combattenti, che racchiudeva tutti i reduci di guerra.
Seconda guerra mondiale: riassunto dettagliato
PRIMA E SECONDA GUERRA MONDIALE IN BREVE
La borghesia era minacciata soprattutto dal ceto proletario e si era nutrita del mito della ‘vittoria mutilata’ di D’Annunzio.
Questa associazione nazionale combattenti costituisce il nucleo originario che viene formato in Piazza San Sepolcro a Milano il 23 Marzo del 1919 con la nascita dei ‘Fasci di combattimento’. Ideologia abbastanza nebulosa, anti-radicale, anti operaio, anti clero, voleva il voto alle donne, ma nello stesso tempo vi confluivano operai, reduci etc. Era un’associazione composita, che dava voce a un malessere generale.
Mussolini infatti disse ‘Noi fascisti non abbiamo dottrine pre-costituite, la nostra dottrina è il fatto’.
Nel 1919 avvengono due cose che rafforzano questa paura della piccola borghesia da un lato e a rafforzare la consapevolezza di sé dall’altro.
1) Biennio rosso 1919/1920. Si chiama così perché sono due anni di forti manifestazioni operaie, di forti occupazioni di fabbriche da parte degli operai e dei sindacati rossi, organizzato dai sindacati, CGL, CIL a cui si affianca un sindacato anarchico ‘USI’ (Unione sindacale italiana).
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