Guerre Puniche e Cartagine: riassunto

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Guerre Puniche e Cartagine: riassunto della prima, seconda e terza guerra punica, le lotte della plebe, i tribuni della plebe, l'espansione cartaginese in Spagna, Annibale in Italia, la riscossa dei Romani, l'espansione verso oriente (3 pagine formato doc)

GUERRE PUNICHE E CARTAGINE: RIASSUNTO

I tribuni della plebe.
La lotta dei plebei durò circa due secoli. Secondo la tradizione la prima secessione si ebbe quando i plebei si ritirarono sull’Aventino. In quell’occasione fu decisivo l’intervento di Menenio Agrippa che con un discorso convinse i plebei a rinunciare alla loro secessione. Quello dell’Aventino fu il primo concilio della plebe, cioè un’ assemblea riservata ai plebei, che si incaricò di eleggere innanzitutto i loro rappresentanti: i tribuni della plebe. I tribuni vennero dichiarati sacrosanti, perciò chi compiva un’ attacco alla loro persona era considerato maledetto e i plebei avevano il diritto di ucciderlo.
I plebei riconobbero ai tribuni anche due poteri:
• Il diritto di veto: i tribuni potevano bloccare qualsiasi decisione dei magistrati o del Senato che ritenessero dannosa per la plebe;
• Il diritto di aiuto: cioè il diritto di difendere qualsiasi cittadino arrestato o punito ingiustamente.

Tre Guerre Puniche: riassunto


PRIMA GUERRA PUNICA RIASSUNTO

La prima guerra punica (264-241 a.C.). Roma e Cartagine - Le ambizioni espansionistiche di Roma si indirizzarono verso il Mediterraneo e fu per questo che Roma e Cartagine entrarono in conflitto. Cartagine in origine era una colonia fenicia, si trovava a nord-est dell’ attuale Tunisi, controllava la fascia costiera dell’Africa settentrionale, la Sardegna, la Corsica, parte della Sicilia e della Spagna. Cartagine era una potenza commerciale e agricola e i cartaginesi erano interessati soprattutto al controllo dei traffici mediterranei e per questo che non ebbero motivi di contrasto con Roma, fino a quando quest’ultima non decise di espandersi nell’Italia meridionale. Le due città stipularono addirittura due trattati d’amicizia. Quando Roma decise di espandersi nel Mediterraneo, nacquero i contrasti tra le due città che si scontrarono per più di un secolo in un conflitto mortale.
Cartagine era una potenza marittima e possedeva la più grande flotta dell’epoca, il suo esercito era quasi interamente formato da mercenari. Roma era una potenza terrestre e aveva il più grande esercito italiano che era formato soprattutto da cittadini.
• Il dominio di Cartagine si basava soprattutto sul controllo commerciale dei porti in Spagna, Sardegna, Corsica e Sicilia. Roma però a differenza di Cartagine si era assicurata la fedeltà dei popoli sottomessi facendo loro importanti concessioni.

Prima guerra punica: riassunto


LA SECONDA GUERRA PUNICA

Lo scontro tra Roma e Cartagine si manifestò inizialmente in Sicilia. L’isola era controllata quasi completamente dai cartaginesi, e i Romani volevano estendervi il proprio dominio. L’intervento di Roma venne richiesto da un gruppo di mercenari, i Mamertini che avevano conquistato Messina, questi chiesero prima aiuto a Cartagine perché il tiranno di Siracusa assediava Messina, ma quando a Siracusa i cittadini non vollero più accettare la presenza dei Cartaginesi nella loro città chiesero aiuto a Roma. Per i romani, che accettarono la richiesta di aiuto, questa era solo un pretesto per conquistare poi tutta Sicilia, e sapevano che il conflitto con i Cartaginesi sarebbe stato inevitabile. Così nel 264 a.C. iniziò la prima guerra punica chiamata così perché i Romani chiamavano i Cartaginesi Punici. Le prime battaglie dimostrarono la superiorità di Roma sulla terraferma, tuttavia Cartagine non sarebbe mai stata sconfitta se avesse continuato a inviare in Sicilia risorse e rinforzi. I Romani capirono che la battaglia si sarebbe svolta sul mare, così si munì subito di 100 navi da guerra con una novità, il corvo che era una nuova invenzione: un ponte mobile  uncinato che veniva abbassato per agganciare la nave nemica per combattere corpo a corpo come se si fosse sulla terraferma. I Romani così sconfissero i Cartaginesi in due battaglie a Milazzo e a Capo Ecnomo.

Guerre puniche: schema riassuntivo


TERZA GUERRA PUNICA

Ora bisognava battere Cartagine nel loro territorio, l’Africa, così venne inviata una spedizione con a capo il consolo Attilio Regolo che fu sfortunato, dato che perse la battaglia e incontrò la morte, in questo modo le flotte Romane vennero distrutte dalle tempeste. Roma però non si scoraggiò e in pochi anni allestì una grande flotta. Lo scontro decisivo avvenne nel 241 a.C. sulle Isole Egadi. Questa volta la vittoria Romana fu schiacciante e Cartagine fu costretta a pagare un’enorme somma in denaro in dieci anni. Questa sconfitta mise in gravi difficoltà economiche Cartagine, che infatti non riuscì neanche a pagare i mercenari che avevano combattuto per lei e che perciò si ribellarono. I Romani così ne approfittarono e conquistarono Sardegna e Corsica, ormai Roma era una grande potenza marittima.