Seconda rivoluzione industriale: crisi agraria
Riassunto della Seconda rivoluzione industriale e in particolare della crisi agraria del 1800 (3 pagine formato docx)
SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE: CRISI AGRARIA
Le trasformazioni della società capitalistica e il contesto ideologico. La ristrutturazione del capitalismo - Gli anni che vanno dal 1873 al 1896 vengono definiti “grande depressione”, a causa della crisi e della povertà che regnavano protagonisti, salvo qualche eccezione, negli Stati europei.
Nonostante qualche punto positivo come la crescita demografica, l’urbanizzazione e l’espansione delle imprese, il contesto generale era in continua crisi, a partire da quella agraria.Più che ad un aumento delle nascite, la crescita demografica avviata all’inizio del secolo e quasi raddoppiata nella seconda metà, era dovuta ad un calo della mortalità, registrato grazie al generale miglioramento della qualità della vita (alimentazione, igiene, conoscenze mediche). In aggiunta bisogna dire che in questo periodo si cominciò a registrare un fenomeno tipico delle società industrializzate, ovvero il controllo delle nascite, causato dall’elevato costo della vita nelle città, che si andavano via via popolando (urbanizzazione).
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CRISI AGRARIA 1800
Crisi agraria. Le radici della crisi vanno ricercate nelle trasformazioni avvenute nell’agricoltura statunitense verso la metà dell’Ottocento, quando la coltivazione dei cereali aveva raggiunto livelli di produttività molto alti. A favore degli americani c’era la disponibilità di grandi pianure e l’assenza della rendita fondiaria (i proprietari delle terre erano loro stessi produttori). Grazie ai nuovi mezzi di comunicazione quali ferrovie e navi a vapore fu molto semplice e soprattutto poco dispendioso per i produttori americani, raggiungere il continente europeo e vendere i propri prodotti a costi molto competitivi. A questo punto, a partire dal 1873 fino al picco massimo raggiunto nel decennio tra il 1880 e ’90, le imprese contadine europee, soprattutto le più piccole, entrarono in crisi e chiesero, insieme ai contadini, l’adottamento di politiche protezioniste; tuttavia queste non riuscirono a ridurre in maniera sufficiente il flusso migratorio verso il Nuovo continente il fenomeno di urbanizzazione.
Grande depressione e seconda rivoluzione industriale: riassunto
GRANDE DEPRESSIONE 1873: CAUSE E CONSEGUENZE
La grande depressione (1873-’96) fu così chiamata a causa della registrazione di un rallentamento della crescita produttiva, quindi una diminuzione della produzione. Tuttavia, il periodo fu piuttosto caratterizzato dalla caduta dei prezzi, dovuta perlopiù alla competizione che si veniva a creare tra i vari prodotti europei e in particolare quelli provenienti dall’America e dall’est asiatico. Sulla concorrenza straniera incisero la maggiore efficienza dei trasporti e l’aumento della produttività connesso alle innovazioni tecnologiche. La tendenza alla sovrapproduzione fece però scendere i prezzi, mettendo in difficoltà i produttori che non riuscivano in questo modo a raggiungere margini di profitto. Questi fenomeni stimolarono allora la nascita delle grandi imprese, che permettevano di sfruttare le economie di scala (diminuzione del costo medio di produzione, ottenuta grazie all’espansione della scala produttiva) negli ambiti della produzione, della commercializzazione e dell’innovazione tecnologica.