La situazione dell'Europa dopo la Rivoluzione russa: riassunto
Descrizione della situazione europea nel periodo successivo alla Rivoluzione Russa del 1917: riassunto (3 pagine formato doc)
RIVOLUZIONE RUSSA: RIASSUNTO
Fare come in Russia: Mito e propaganda: Lenin era consapevole di quanto posse necessario l’appoggio del proletariato mondiale e sperava di rovesciare il capitalismo in tutta Europa, e non sembrava un sogno poi tanto assurdo dato che in tutta Europa una moltitudine di operai e contadini si mobilitavano con agitazioni, scioperi e occupazioni di fabbriche.
Tuttavia dopo due anni, quello che su chiamato “Biennio rosso” si spense nel nulla. Tuttavia i nuovi comunisti non si arresero, e ancora convinti di poter realizzare il sogno di Lenin, cominciarono con una propaganda mirata (grazie anche a cinema, teatro, pittura, fotografia e letteratura) a diffondere il mito del comunismo, divenuto quasi un postulato di fede.
Dopo la guerra civile: Per riorganizzare il paese i bolscevichi soppressero tutte le libertà, istituirono un Tribunale e un corpo di polizia politica che attuavano e autorizzava abusi, violenze, arresti ed esecuzioni. Fu reintrodotta la pena di morte.
Dopo la guerra civile: Per riorganizzare il paese i bolscevichi soppressero tutte le libertà, istituirono un Tribunale e un corpo di polizia politica che attuavano e autorizzava abusi, violenze, arresti ed esecuzioni. Fu reintrodotta la pena di morte.
LA RIVOLUZIONE RUSSA: RIASSUNTO SCHEMATIZZATO
Le armate bianche e l’Armata Rossa: Sotto la guida di ex ufficiali zaristi si riorganizzò una resistenza armata, aiutati da Franca, Gran Bretagna e Stati Uniti. La capitale fu spostata da Lenin da Pietroburgo a Mosca. Un ammiraglio zarista, Kolciak, minacciava di impadronirsi della città dove era tenuta prigioniera la famiglia zarista, che tuttavia fu uccisa su ordine di Lenin per evitare eventuali problemi. L’ucraina fu poi dichiarata indipendente. I rivoluzionari aveva ora bisogno di un esercito, e Trotskij riuscì rapidissimamente a costituire un’amata, l’Armata Rossa, formidabile e disciplinata, che con le proprie doti compensava l’inferiorità numerica. Inoltre nel 1919 gli Stati occidentali smisero di inviare aiuti alle armate bianche che si sgretolarono a poco a poco. La guerra civile entrava dunque nella fase di declino.
Conflitto con la Polonia: La Polonia, approfittando del caos, scatenava un’offensiva contro i russi per riconquistare u territori appartenuti secoli prima alla “Grande Polonia”, l’Armata Rossa però contrattaccò, esaurendo così le proprie forze e costringendosi ad una ritirata.
La Terza Internazionale: Lenin decise di costituire la Terza Internazionale (o Comintern), disposta ad accogliere però solo quei partiti socialisti disposti a loro volta a rinnegare il loro passato socialdemocratico e a cambiare nome. Vennero dunque fissate nel 21 condizioni per essere ammessi alla Comintern, le quali causarono numerose discussioni e contrasti.
Conflitto con la Polonia: La Polonia, approfittando del caos, scatenava un’offensiva contro i russi per riconquistare u territori appartenuti secoli prima alla “Grande Polonia”, l’Armata Rossa però contrattaccò, esaurendo così le proprie forze e costringendosi ad una ritirata.
La Terza Internazionale: Lenin decise di costituire la Terza Internazionale (o Comintern), disposta ad accogliere però solo quei partiti socialisti disposti a loro volta a rinnegare il loro passato socialdemocratico e a cambiare nome. Vennero dunque fissate nel 21 condizioni per essere ammessi alla Comintern, le quali causarono numerose discussioni e contrasti.
Rivoluzione russa del 1917: riassunto
RIASSUNTO RIVOLUZIONE RUSSA 1917
La crisi economica e il comunismo di guerra: La situazioni economica in Russia restava drammatica dato che i costi del conflitto contro la Polonia andavano ora a sommarsi a quelli della guerra civile. In seguito al decreto di abolizione della proprietà privata il governo istituì i kolchoz, comuni agricole autogestite dai contadini, e i sovchoz, fattorie collettive. Nacquero molte piccole aziende agricole che però producevano davvero poco. Tuttavia nello paese non entravano soldi, lo Stato non riusciva a riscuotere entrate, la nazionalizzazione delle banche e la cancellazione dei debiti non servì a nulla. Fiorivano il mercato nero e il commercio privato. Le fabbriche, da private, passarono allo stato e venivano autogestite dagli operai.
Le rivolte e le “purghe”: Esplosero numerose rivolte contadine ed operaie che sfociarono nel sangue. Oltre che dalla misera e dalla fame, gli operai erano colpiti anche dal durissimo lavoro nel fabbriche. I loro diritti inoltre non venivano minimamente tutelati dai sindacati. Per fermare quest’ondata di dissenso veniva vietata la formazione di correnti o gruppi organizzati; 1/5 del Partito comunista veniva epurato e gli espulsi furono imprigionati, deportati o condannati a morte per tradimento.
Le rivolte e le “purghe”: Esplosero numerose rivolte contadine ed operaie che sfociarono nel sangue. Oltre che dalla misera e dalla fame, gli operai erano colpiti anche dal durissimo lavoro nel fabbriche. I loro diritti inoltre non venivano minimamente tutelati dai sindacati. Per fermare quest’ondata di dissenso veniva vietata la formazione di correnti o gruppi organizzati; 1/5 del Partito comunista veniva epurato e gli espulsi furono imprigionati, deportati o condannati a morte per tradimento.