I trattati di pace, 1919

Appunti sulla conferenza di pace del 18 gennaio 1919 organizzata dai paesi vincitori della Prima guerra mondiale (1 pagine formato doc)

Appunto di butterfly1989

TRATTATI DI PACE 1919

I trattati di pace.

Il 18 gennaio 1919 si aprì a Versailles la conferenza di pace alla quale parteciparono solo le nazioni vincitrici con lo scopo di elaborare un trattato che sarebbe stato successivamente imposto ai governi delle nazioni vinte. A differenza del passato, una novità fu che per la prima volta venivano affrontati problemi che riguardavano l’equilibrio europeo insieme a potenze non europee come il Giappone, ma soprattutto gli Stati Uniti. Ma si notò subito la differenza tra le posizioni delle potenze vincitrici: Wilson poneva alla base di ogni discussione i principi formulati nei suoi “quattordici punti” con i quali intendeva garantire un futuro assetto pacifico del mondo, affermare il principio della libertà di navigazione e di commercio, respingeva le intese della diplomazia segreta in nome del principio di nazionalità e di autodeterminazione dei popoli.  I governi europei, invece, sentivano il bisogno di risarcimenti per lo sforzo e per le sofferenze subite mediante ingrandimenti territoriali.

Trattato di Versailles: riassunto

CONFERENZA DI PARIGI 1919 ITALIA

Per iniziativa degli Stati uniti, fu firmato un accordo per la nascita della Società delle Nazioni, con sede a Ginevra, che doveva comprendere tutti gli stati vincitori con lo scopo di garantire la pace e nel caso di violazione della stessa pace venivano applicate delle sanzioni economiche contro la nazione colpevole.

Ma la Società della nazioni era un organismo a cui si partecipava volontariamente e liberamente: non poteva quindi imporsi, non aveva un’autorità né un proprio esercito e quindi poteva contare solo sulle forze dei paesi membri. Quindi si verificarono gli stessi conflitti politici e diplomatici che si erano avuti in precedenza. Inoltre, gli Stati Uniti si rifiutarono di far parte della Società a causa delle sue tendenze isolazioniste: mancava quindi la forza della maggiore potenza internazionale. Il riassetto politico europeo uscito dalla conferenza di Parigi fu debole e contraddittorio e lasciò questioni irrisolte sia tra le nazione vinte, sia tra quelle vincitrici. Con la scomparsa degli imperi secolari vi furono molte rivalità fra i nuovi stati. In Italia si parlava addirittura di una “vittoria mutilata” a causa del mancato mantenimento delle promesse della Dalmazia, secondo il patto di Londra.

TRATTATO DI VERSAILLES 1919

Furono cinque i trattati stipulati con le nazioni sconfitte: trattato di Saint Germain e del Trianon (con l’Austria), trattato di Neuilly(con la Bulgaria, la quale perdeva lo sbocco sull’Egeo),trattato di Sevres (con la Turchia e dalla quale revisione si ebbe il trattato di Losanna), ma il più importante fu sicuramente il trattato di Versailles stipulato con la Germania il 28 giugno 1919: la Germania restituiva l’Alsazia e la Lorena alla Francia, fu obbligata a risarcimenti economici per i danni causati alle nazioni vincitrici, e ritenuta perciò l’unica responsabile, e inoltre subiva una riduzione dell’esercito.
Repubblica di Weimar- L’11 agosto 1919 fu proclamata a Weimar la nascita della nuovo repubblica che prevedeva un parlamento eletto a suffraggio universale e con sistema proporzionale. Inoltre veniva creata la figura del presidente della repubblica, eletto sempre dal popolo, e con ampi poteri. Ma la contrapposizione tra queste due figure, presidente e parlamento, finì con l’indebolire il nuovo stato.
Ghandi e la non violenza- Ghandi proponeva quale mezzo di lotta politica la non-violenza, che consisteva cioè nel non osservare le leggi ritenute ingiuste opponendovisi in forma pacifica e di disobbedienza civile.