Costruzioni in zone sismiche, appunti
descrizione delle caratteristiche degli edifici costruiti in zone a forte impatto sismico: profili stratigrafici, stabilità, definizione dei parametri standard. Appunti sulle costruzioni in zona sismica (2 pagine formato doc)
COSTRUZIONI IN ZONE SISMICHE, APPUNTI
Costruzioni in zone sismiche.
In caso di terremoto le strutture vengono sollecitate da forti spinte orizzontali che i muri tradizionali non sono capaci di sopportare. Fino ad oggi il terremoto non ha condizionato l’evoluzione delle forme costruttive,questo perché la comprensione del fenomeno sismico in termini scientifici e avvenuta solo agli inizi dell’900. La penisola italica e stata interessata molta volte da terremoti disastrosi ed ha una superficie di più dell’80% classificata come zona sismica compresa nelle categorie a bassa media e alta sismicità. L’ultima variazione della normativa sulle costruzioni in zona sismica e stata applicata nel 2003 e introduce un nuovo criterio per la definizione della sismicità;pertanto ogni zona sarà individuata in base ai valori dell’accelerazione di picco orizzontale del suolo.Costruzioni in zone sismiche, appunti di tecnologia
COSTRUIRE IN ZONA SISMICA
Ai fini della definizione dell’azione sismica,si definiscono le seguenti categorie di profilo stratigrafo:
A= formazione litoidi o suoli omogenei molto rigidi
B= depositi di sabbie o ghiaie molto addensate o argille molto consistenti
C= depositi di sabbie e ghiaie mediamente addensate,o di argille di media consistenza
D= depositi di terreni granulari da sciolti a poco addensati,oppure coesioni da poco a mediamente consistenti
E= profili di terreno costituito da strati superficiali alluvionali
Se ne definiscono altre due per le quali sono richiesti studi speciali per a definizione dell’azione sismica da considerare:
S1= depositi costituiti da uno strato spesso almeno 10 m di argille/limi di bassa consistenza
S2=depositi di terreni soggetti a liquefazione o argille sensitive.
Struttura di un edificio in una zona sismica, tesina
COSTRUZIONI IN ZONE SISMICHE NORMATIVA
Il sito di costruzione e i terreni esso presenti dovranno essere esenti da rischi di instabilità di pendii e di cedimenti permanenti causati da liquefazioni o addensamento in caso di terremoto,per le costruzioni su pendii le verifiche devono essere estese al di fuori dell’area edificatoria per rilevare tutti i fattori occorrenti alla valutazione delle condizioni di stabilità.
Di norma deve essere adottato un tipo unico di fondazione per una data struttura a meno che questa non consista di unità indipendenti dal punto di vista dinamico. In particolare deve essere evitato l’utilizzo contemporaneo di pali e di fondazioni dirette nello stesso edificio a meno di studi che ne dimostrino l’ammissibilità.
Tecnologia delle costruzioni, appunti
COSTRUZIONI ANTISISMICHE: LE FONDAZIONI
Nella scelta delle fondazioni si devono considerare che la rigidezza della fondazione deve essere tale da trasmettere al terreno nel modo più uniforme possibile le azioni ricevute dalla strutture,la rigidezza delle fondazioni nel suo piano deve essere in grado di assorbire gli effetti degli spostamenti orizzontali relativi tra elementi verticali. Il piano di posa delle fondazioni deve essere spinto in profondità in modo da non ricadere in zone dove risultano notevoli le variazioni di stagionali,inoltre le fondazioni devono essere collegate tra loro con un reticolo di travi o da una piastra. I collegamenti devono essere dimensionati in modo che sopportino sforzi assiali di compressione o di trazione.