Lo scudo di Talos: scheda libro del romanzo di Valerio Massimo Manfredi

Lo scudo di Talos: scheda libro completa di riassunto, personaggi, temi principali, tecniche narrative e commento al romanzo di Valerio Massimo Manfredi

Lo scudo di Talos: scheda libro del romanzo di Valerio Massimo Manfredi
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Lo scudo di Talos: scheda libro

Valerio Massimo Manfredi, scrittore de Lo scudo di Talos
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Lo scudo di Talos è un famoso romanzo dello scrittore italiano Valerio Massimo Manfredi, in cui si raccontano le vicende di Talos, un ragazzo spartano che fu abbandonato dal padre nel Taigeto a causa di una malformazione al piede. Di seguito troverai una scheda libro completa di trama, personaggi, commento, ambientazione e narrazione. 

  • Autore: Valerio Massimo Manfredi
  • Titolo: Lo scudo di Talos
  • Editore: Arnoldo Mondatori
  • Anno di pubblicazione: 1988
  • Genere del libro: romanzo storico
  • Ambientazione: la narrazione è ambientata a Sparta nel periodo delle guerre persiane, più precisamente tra il VI e il V sec. a.C. (la vicenda si svolge in circa 40 anni)

Il libro è intitolato così perché lo scudo è sia la “culla” in cui Talos viene ritrovato da bambino, sia l’oggetto che viene consegnato ai guerrieri spartani dopo l’iniziazione, con inciso lo stemma della propria famiglia. Proprio sullo scudo del fratello Brithos, Talos vede per la prima volta il dragone, stemma della sua famiglia d'origine, che l'aveva abbandonato per una malformazione al piede.

Riassunto della trama

Aristarchos Kleomenide è un nobile spartano che ha due figli: il primogenito, il robusto Brithos, e lo zoppo Kleidemos, nato con una malformazione al piede. Le severe leggi di Sparta, la patria dei guerrieri, non gli lasciano scelta… il bambino storpio deve morire. Aristarchos decide però di affidarlo agli dei e alla sorte, abbandonandolo sotto alla quercia del monte Taigeto, nella speranza che qualcuno lo raccolga e lo cresca al posto suo. Kleidemos viene raccolto dal pastore anziano ilota Kritolaos, che decide di crescerlo com un nipote. Il bambino viene ribattezzato Talos e cresciuto tra quella gente che il suo rango originario avrebbe considerato umile. Ma Kritolaos non è un semplice pastore: è il custode delle armi di Aristodemo, antico re degli iloti, e quindi capo spirituale del suo popolo.

Il vecchio decide di fare di Talos il suo erede e gli insegna il combattimento, nonostante la sua malformazione al piede, e ad usare un robusto arco di corno. Gli anni passano ed i due Kleomenidi crescono separati in due società completamente diverse tra loro. In Talos si sviluppa una sempre più pressante attrazione verso Antinea, giovane ragazza ilota sua vicina, che un giorno salva dallo stupro di alcuni giovani spartani che facevano capo a Brithos, che alla fine decide di risparmiare Talos per il coraggio dimostrato.

Il destino dei due fratelli inizia, lentamente, a ricongiungersi. Talos assiste alla violenta iniziazione di Brithos, che lo riconosce e lo obbliga ad una spedizione punitiva per reprimerne la sfrontatezza. Nel frattempo la Grecia entra in guerra con la Persia, e Sparta deve mandare il suo contingente di eroi a bloccare il passo delle Termopili: 300 uomini contro un quarto di milione di guerrieri persiani.

Gli iloti sono scudieri e servitori dei guerrieri spartani. Per questo Talos viene scelto per accompagnare Brithos ma nessuno dei due fratelli conosce ancora la vera identità dell'altro. Per tre giorni gli spartani reggono l’attacco persiano ma il compito di Leonidas non è vincere, ma guadagnare tempo.

Il re, grande amico del prode Aristarchos, sceglie il giovane Brithos ed il suo compagno Aghias per portare un messaggio a Sparta. Mentre alle Termopili il re ed i suoi eroi muoiono, i due giovani spartani, accompagnati da Talos, proseguono verso Sparta con l’orgoglio ferito. Malauguratamente una spia sostituisce il messaggio durante il tragitto, e i due guerrieri vengono presi per dei vigliacchi dagli altri spartani. A questo punto Aghias si suicida, ma Brithos non si arrende e decide di riscattarsi combattendo. Talos, ormai succeduto al vecchio Kritolaos, insieme al gigantesco Karas, altro capo spirituale ilota, organizza atti di guerriglia contro le truppe persiane isolate, coinvolgendo il fratello nella lotta. Brithos troverà la morte da eroe nella battaglia di Platea, in cui i greci riconquisteranno la loro libertà, e Talos scoprirà le sue vere origini.

Il messaggio di Leonidas che le spie avevano sostituito era una richiesta per gli efori di liberare gli iloti dalla schiavitù, ma la Krypteia (l’organizzazione segreta dell’esercito), sconvolta da quel biglietto rivoluzionario, lo aveva sostituito con uno bianco. Sarà compito dello stesso Talos fare sì che il desiderio del re Leonidas diventi realtà. Comincia una nuova vita per il protagonista: diventa comandante degli spartani nella campagna del nuovo re Pausanias contro i persiani. Talos viene scelto come intermediario di Pausanias alla corte del Re dei re, ignaro di un tentativo di alleanza tra il reggente spartano e l’imperatore persiano. Pausanias verrà ucciso per aver cospirato contro Sparta, mentre in Talos il bisogno di tornare tra gli iloti diventa sempre più forte. La rivolta degli iloti diventa sempre più imminente, mentre la Krypteia prosegue nelle sue repressioni.

Conclusione

Talos scopre la verità leggendo il biglietto di Leonidas e decide di combattere accando agli iloti. Prese le armi di Aristodemo e sposatosi con Antinea, da cui avrà un figlio di nome di Aristodemo, Talos guida, insieme a Karas, la lotta contro Sparta. Gli iloti ribelli ottengono la libertà e al termine della battaglia Talos sparisce nell’ombra, come il lupo che era in lui, lasciando le armi di Aristodemo e la promessa di tornare a difendere il suo popolo se ce ne sarà bisogno.

Personaggi

Vediamo chi sono e le relative caratteristiche dei personaggi principali e secondari del romanzo Lo scudo di Talos.

Personaggi principali

  • Talos

Talos è il protagonista del libro, figlio di una delle famiglie nobili più importanti di Sparta che viene abbandonato dai propri genitori a causa di una malformazione al piede. Viene ritrovato e accolto da una famiglia di Iloti. L'autore descrive Talos come un giovane alto e muscoloso, con capelli neri e occhi scuri. Ha un carattere orgoglioso e il suo nonno acquisito, Kritolaos, gli insegna le arti belliche perché il suo destino è quello di liberare il popolo ilota dall’oppressione spartana. Talos è abilissimo nel tiro con l’arco, nel combattimento corpo a corpo e nella strategia militare.

Ama la giovane Antinea, per cui farebbe qualsiasi sacrifico.

  • Brithos

Brithos è il fratello maggiore di Talos, è un guerriero coraggioso esattamente come il padre. All’inizio è in forte contrasto con il fratello minore, ma quando iniziano la loro lotta contro i persiani diventano amici, pur ignorando la loro vera identità. Brithos morirà nella battaglia di Platea combattendo per la patria e solo dopo la sua morte, Talos scoprirà di esserne il fratello.

  • Antinea

Antinea è una ragazza dolce e premurosa dai capelli biondi e occhi azzurri. E' innamorata di Talos, ma deve separarsi da lui per seguire il padrone spartano della sua famiglia. Alla fine ritrova Talos e i due si sposano generando un figlio di nome Aristodemo.

  • Kritolas

Capo degli Iloti, Kritalaos trova e adotta Talos da bambino. Una volta cresciuto, gli insegna a maneggiare le armi e al quale racconta le storie dell’antico re di Messenia. Kritolaos non è solo un semplice pastore ilota, ma è anche il custode delle antiche armi del re Aristodemo, ed è suo il compito di addestrare ed istruire il futuro capo del suo popolo. Morirà quando ormai Talos è un forte e robusto ragazzo e a lui lascerà il compito di riscattare gli Iloti. Dopo la sua morte entra, misteriosamente, nella vita di Talos un altro importante personaggio: Karas.

  • Karas

Karas è un gigante barbuto con una forza fisica e mentale smisurata ed è amico fraterno di Talos. Entra nella vita del giovane in seguito alla morte dell’anziano Kritolaos per proteggerlo ed aiutarlo. Egli è anche il custode delle parole che serviranno a liberare dalla maledizione la spada dell’antico re messeno Aristodemo. Alla fine del romanzo sarà lo stesso Karas a pulire l’antica armatura e le armi usate da Talos per proteggere gli iloti durante l’assedio della città di Itome.

Personaggi secondari

  • Aristarchos

Vero padre di Talos, costretto ad abbandonare il proprio figlio a causa delle dure leggi spartane. Aristarchos è un guerriero coraggioso disposto a sacrificarsi per Sparta. Lo stemma della sua famiglia è un dragone.

  • Pausanias

Re di Sparta che, dopo la caduta di Leonidas, prende accordi segreti con i persiani per far diventare la sua città una polis democratica. E' stratega e uomo politico ma viene tradito dal suo servo, e amante, Lahgal.

  • Lahgal

Lahgal è il giovane servo del re Pausanias che Talos incontrerà a Cipro e con il quale intraprenderà un importante viaggio diplomatico propostogli dallo stesso Pausanias per decidere del futuro di Sparta. Durante il ritorno da questo viaggio Talos aveva ordine di ucciderlo ma lo risparmia a patto che egli non si faccia più vivo. Lahgal non rispetta l’accordo preso con Talos e rivela agli Efori i progetti di Pausanias.

  • Ismene

E’ la moglie di Aristarchos, madre di Kleidemos e Brithos. Viene descritta con grandi occhi e capelli ingrigiti prima del tempo a causa delle vicende familiari: un figlio dato per morto e il marito in guerra con l’altro figlio.

  • Il Re Leonidas

Leonidas è l'autore di un messaggio rivoluzionario agli Efori che non leggeranno mai, poiché viene rubato da una spia della Krypteia. Era un re che sperava nell’unione in un'unica classe sociale di Iloti e Spartiati; muore da eroe durante la battaglia delle Termopili.

Temi e caratteristiche

L’autore vuole esprimere due concetti importanti:

  • il primo è la differenza tra classi evidenziata dalla lotta tra Spartiati e Iloti
  • il secondo è la forza di lottare nelle situazioni difficili per realizzare i propri obiettivi. Talos, nonostante il suo piede, riesce a diventare un guerriero e a liberare il suo popolo dall’oppressione spartana; tutto grazie al suo coraggio e alla sua forza di volontà. Un altro aspetto importante è come due fratelli cresciuti in due società completamente diverse riescano a ritrovarsi e a combattere insieme per un obiettivo comune. 

  • Narratore: Esterno (Eterodiegetico)
  • Focalizzazione: Zero (Narratore Onnisciente)
  • Registro: Il linguaggio è semplice e i periodi sono brevi. Sono presenti numerosi dialoghi e descrizioni brevi. Non ho riscontrato particolari difficoltà nella lettura di questo libro bensì l’ho trovato scorrevole e di semplice comprensione.

Commento

L’autore fa appassionare il lettore alle vicende di Talos ed espone, in maniera semplice e scorrevole, i caratteri della società spartana, l’organizzazione sociale, militare e religiosa. Lo scudo di Talos è un romanzo appassionante, in cui la narrazione si mescola alla storia. Valerio Massimo Manfredi esprime alla perfzione l'attività di storico e di narratore dandoci così un racconto che ci trasporta in un’epoca profondamente diversa e lontana. 

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