Io venditore di elefanti: scheda
Note sull’autore, Riassunto opera, Linguaggio e stile, Descrizione del protagonista, Giudizio personale dell'opera... (2 pagine formato doc)
Maria Vietti II L Maria Vietti II L.L Scheda libro: Io, venditore di elefanti Autore: Pap Khouma, Oreste Pivetta Titolo: Io, venditore di elefanti (Una vita per forza fra Dakar, Parigi e Milano) Casa editrice: Garzanti Scuola Anno di pubblicazione: 1990 Introduzione: Oreste Pivetta Note e apparato didattico: Alessandro Micheletti e Guido Tallone Genere: Narrativo autobiografico Pagine: 141 Note sull'autore: Pap Khouma nasce a Dakar nel 1957.
Lascia il Senegal il 21 luglio 1984 per andare in Germania, ma preferisce passare per l'Italia, (passerà l'estate a Rimini e Riccione e poi andrà a Parigi).Pap ha raccontato solo quest'opera. Dopo le sue avventure in Italia e in Europa si ferma a Milano dove vive dal 1984, e dal 1986 ha permessi di soggiorno dallo Stato Italiano. Ha fondato la comunità senegalese a Milano e collabora con diversi giornali italiani tra cui: l'Unità, Linus, Epoca e Mondo Nuovo. In questo momento si occupa di “educazione alla mondialità” organizzando incontri con le scuole. Riassunto opera: Pap in Senegal è già venditore, infatti insieme a dei suoi amici e parenti vende, ad Abidjan, oggetti tipici ai turisti. Dopo poco tempo trascorso al mercato non sta più bene lì, allora decide di tornare a casa sua e poi di ripartire per la Germania passando per l'Italia. Prima di partire però deve andare dall'indovino (il set-kat) del suo paese per farsi dare consigli. Dopo il viaggio aereo trova un ragazzo senegalese che lo aiuta ad arrivare a Riccione. In città, dopo il lunghissimo viaggio, si reca in casa di un amico dove a sua volta incontra molti ragazzi che diventeranno suoi compagni d'avventura. Fino alla fine dell'estate e l'inizio dei primi freddi tutto va bene, infatti i guadagni ricavati sulle coste sono buoni e con un po' di attenzione per non farsi notare dai carabinieri tirano tutti avanti. Ma arrivato l'inverno non vale più la pena di stare a Riccione: infatti dopo poco Pap parte insieme agli altri per Parigi. Da Parigi vorrebbero andare in Germania, ma decidono di acquistare prima una macchina; quando la trovano, però, non sanno a chi intestarla perché sono tutti clandestini: così inizia l'avventura per cercare un intestatario. Non trovandolo, lasciano la macchina a Parigi e comunque partono con il treno. Arrivati alla frontiera sono fermati dagli agenti e rispediti in Francia. Parigi però è una città molto ostile a loro e così fanno ritorno a Riccione con la macchina per la quale ,nel frattempo si é trovato un intestatario. La vita però è molto difficile perché i posti dove passare la notte e dove guadagnarsi il cibo sono quasi introvabili. Per fortuna, dopo molto tempo passato a vivere nella macchina, scovano una cascina fuori città abbastanza accogliente e, per guadagnare soldi, girano da un bar a l'altro vendendo la loro merce: ma il pericolo di imbattersi nella polizia è sempre molto alto. Dopo la morte di un amico del gruppo si trasferiscono a Piacenza dove non si fermano molto tempo perchè rischiano di esse