Addio alle armi: scheda libro

Addio alle armi: scheda libro. Riassunto della vita di Hemingway e analisi del suo romanzo (3 pagine formato doc)

Appunto di drex

ADDIO ALLE ARMI: SCHEDA LIBRO

Ernest Hemingway.

Hemingway nacque nell’Illinois nel 1899.
Nonostante fosse di famiglia benestante non ebbe una formazione universitaria, come molti scrittori della sua generazione (la cosiddetta “generazione perduta”): da quando compì diciotto anni fino alla data della sua morte passò la maggior parte del tempo fuori del suo paese, in Italia, in Francia, in Spagna e a Cuba; egli aveva un temperamento latino e un amore per il divertimento e la trasgressione che lo facevano sentire oppresso dall'ambiente conservatore e bigotto della ricca borghesia Americana.
Il suo spirito d'avventura e la sua sete di vivere lo trascinarono nelle esperienze più disparate: pescatore e cacciatore appassionato, pugile dilettante, reporter, volontario durante la I Guerra mondiale in Francia ed in Italia, dove venne ferito gravemente.
Dal fronte inviò le sue prime corrispondenze di guerra e subito dopo la I guerra mondiale iniziò la sua carriera di scrittore. Dopo la Grande Guerra Hemingway tornò a Chicago dove venne accolto come un eroe. Iniziò a collaborare con il " Toronto Star " e si sposò per la prima volta; sembrava destinato a condurre una vita normale, ma resistette solo un anno. Nel 1920 si trasferì a Parigi come corrispondente del giornale, poi seguì come corrispondente di guerra la guerra civile spagnola e la II Guerra Mondiale. Si sposò altre tre volte.
Nel 1953 gli venne assegnato il premio Pulitzer e nel 1954 il premio Nobel per la letteratura. Lo scrittore, colpito da una profonda depressione, morì nel 1961 in circostanze misteriose, quasi sicuramente suicida.
Hemingway, come disse lui stesso, aveva come intento quello di scrivere in maniera semplice e chiara soltanto cose che si conoscono; da qui deriva il suo stile semplice, diretto, spoglio, atto a cogliere le cadenze della lingua parlata, che ha influenzato tutta la prosa americana contemporanea. Tutte le sue opere sono ispirate ad un proprio, per molti versi inimitabile, stile di vita : oltre che un romanziere di assoluto valore fu un personaggio interessantissimo, che visse la sua epoca in modo pieno, partecipando ad alcuni degli eventi più importanti del secolo e conoscendo molti dei personaggi più influenti dell’epoca. F

Addio alle armi: analisi e riassunto

HEMINGWAY: PRIMA GUERRA MONDIALE

Fu in trincea sul fronte italiano durante la prima guerra mondiale, seguì numerosi altri eventi bellici come inviato per i giornali americani, conobbe Mussolini, Franco e Fidel Castro, vinse il Nobel, il Pulitzer e, indirettamente anche l'Oscar (questo premio fu infatti vinto dal film tratto dal suo "Per chi suona la campana").  Ebbe modo di vivere sulla sua pelle tutti gli aspetti peggiori della guerra e ciò incise profondamente sulla sua creazione letteraria che si contraddistinse sempre per il suo acceso antimilitarismo.
Il primo romanzo di successo fu “Fiesta”, nel quale parlò del suo amore per la corrida e la Spagna in generale e per la prima volta descrisse la "generazione perduta", quella che tentava di celare la propria incertezza e la propria disperazione con l'alcool, la dissolutezza nei costumi sessuali e la ricerca di emozioni in un ambiente esotico.
Da allora in poi la sua fama fu in costante aumento, presto Hemingway divenne il più influente scrittore americano; nel 1929 uscì "Addio alle armi", da molti considerato il suo miglior romanzo, che riscosse un immediato successo. Il libro si segnalò per il suo spiccato antimilitarismo e inevitabilmente finì per dividere l'opinione pubblica.
In Italia "Addio alle armi" uscì soltanto dopo la Seconda Guerra Mondiale perché il regime fascista ne vietò la pubblicazione, ma già negli anni '30 godeva di una certa fama negli ambienti antifascisti e circolava di nascosto, grazie alla traduzione di Fernanda Pivano, che successivamente diventerà grande amica dello scrittore, che tradusse il romanzo sfidando la proibizione del famigerato Minculpop.
Quando scoppiò la guerra civile Spagnola Hemingway tornò nella penisola iberica, deciso a dare risonanza mondiale alla causa comunista, ma giunto al fronte e resosi conto delle spaccature esistenti all'interno della stessa fazione e delle crudeltà operate da entrambe le parti non esitò a denunciare questi fatti attirandosi le ire dei comunisti di tutto il mondo che fino ad allora lo avevano acclamato.  In realtà Hemingway non agiva per partito preso, né si schierava con questo o con quello senza remora; che le sue simpatie siano sempre andate alla sinistra non è certo un mistero, ma la sua libertà di pensiero ed il suo disprezzo per le atrocità della guerra vennero sempre prima di tutto. Questo è contenuto in maniera molto chiara in un altro dei suoi romanzi di maggior successo: "Per chi suona la campana". Il protagonista entra in contatto con due donne nel romanzo: una, Maria, vittima di una violenza multipla da parte dei soldati di Franco, l'altra, l'anziana Pilar, che ha assistito alle feroci esecuzioni di massa ordinate dai comunisti.  

Tesina sulla Prima guerra mondiale

ADDIO ALLE ARMI: ANALISI E COMMENTO

Addio alle armi. Il tenente americano Frederic Henry, che presta servizio nei reparti sanitari dell'esercito italiano durante la prima guerra mondiale, conosce un'infermiera inglese, Catherine Barkley e se ne innamora, ricambiato. Quando Frederic viene ferito, Catherine lo raggiunge a Milano per curarlo e dopo la guarigione si recano in Svizzera dove trascorreranno un'estate felice, lontana dagli orrori della guerra. Quando arriva l'autunno Catherine confessa a Frederic di essere incinta, ma lui deve tornare al fronte, dove si trova coinvolto nella ritirata di Caporetto. Scambiato per una spia, riesce a salvarsi ed a raggiungere Catherine; decide di disertare e con Catherine si rifugia in Svizzera, dove lei, dopo un tragico parto, muore con il bambino.