Flatlandia

Breve sintesi del libro sulla terza dimensione scritto da Edwin Abbot (2 pagine formato doc)

Appunto di gallix5
Il libro che il professore Baldan ci ha consigliato di leggere per accrescere la nostra cultura, sia dal punto di vista grammaticale che da quello scientifico, s'intitola: "FLATLAND: A ROMANCE OF MANY DIMENSIONS".
E' stato scritto dal reverendo Edwin Abbot Abbot, nato a Londra nel 1838, che, oltre all'insegnamento, si è dedicato alla composizione di libri di vario genere.
In questo libro utilizza il genere fantastico, descrivendo un mondo irreale ma che rispecchia una società reale.

E' stato tradotto in italiano da Masolino D'Amico a cui diede il titolo "Flatlandia".
La narrazione e' diegetica perché si capisce chi è il narratore, un quadrato, detto autodiegetico perché narra la vicenda della sua città, della sua famiglia e degli abitanti di questo mondo a due dimensioni.
A Flatlandia la società ha una suddivisione in classi sociali dipendenti dalla figura geometrica a cui si appartiene e, nello specifico, al numero di lati posseduti.


Vi è quindi una gerarchia in cui le donne, rappresentate come delle "semplici" rette, hanno un ruolo irrilevante.
I triangoli isosceli equivalgono agli operai e alle classi inferiori; gli equilateri rappresentano la borghesia e gli esagoni l'aristocrazia, mentre l'Ordine Circolare o sacerdotale è la classe più elevata.
Tutti a Flatlandia hanno il medesimo aspetto cioè una linea retta, quindi nasce la necessità di riconoscimento.
Vengono utilizzati alcuni metodi: quello a vista solo nei climi temperati, dove non c'è nebbia; quello dell'udito che qui è molto sviluppato e permette di riconoscere dalla voce le diverse classi sociali.