"Se questo è un uomo"

Relazione sul libro autobiografico di Primo Levi: breve sintesi e commento personale (4 pagine formato doc)

Appunto di fairy89ila
Si tratta di un romanzo autobiografico scritto da Primo Levi, che racconta dell'esperienza drammatica e toccante della deportazione degli ebrei italiani ad Auschwitz.
Il libro inizia con la cattura da parte dei nazisti.
Dopo un lungo viaggio, Levi arriva in un luogo in cui ad ognuno viene indicata una direzione in base all'età e allo stato di salute inoltre, uomini e donne vengono divisi. Gli uomini selezionati vengono poi caricati su un autocarro che si ferma davanti ad un cancello con scritto sopra "ARBEIT MACHT FREI".
Tutti i passeggeri che si trovavano sul treno che li ha portati lì, soffrono per il freddo e la sete.
Un'SS ordina a tutti di spogliarsi e di mettere le scarpe in un angolo.
In questo punto del romanzo mi ha colpito la brutalità con cui vengono trattati questi uomini, come se non fossero essere umani ma bestie.


Le SS stanno lì a guardare gli uomini che si stanno riparando come possono dal vento gelido  mentre sono nudi; vengono poi tutti tosati e mandati alle docce.
In quel momento, Levi si chiede perché li fanno stare lì in piedi e non li fanno nemmeno sedere o bere e scrive "io ho capito che presto sarà finita" (pg. 21).
Entra un uomo che gli spiega dove si trovano e cosa succede: "Noi siamo a Monowitz, vicino ad Auschwitz; questo è un campo di lavoro; tutti i prigionieri lavorano ad una fabbrica di gomma che si chiama la Buna"  (pg. 21).
Viene loro spiegato che riceveranno scarpe e vestiti (non i loro), che stanno aspettando la doccia e la disinfezione e che ogni giorno verrà distribuita zuppa.

Dopo la doccia vengono portati in una baracca e qui hanno qualche istante per pensare a tutto ciò che è successo così velocemente.
"Ci siamo accorti che la nostra lingua manca di parole per esprimere questa offesa, la demolizione di un uomo. Più giù di così non si può andare, condizione umana più misera non c'è e non è pensabile" (pg. 23).