"L'Emilio" di Rousseau

Analisi di una delle opere più celebri del pensatore francese (4 pagine formato doc)

Appunto di eryfire
JEAN JAQUES ROUSSEAU

Nasce a Ginevra nel 1712, cresce senza madre, ed è seguito solo dal padre orologiaio, e per questa sua situazione economica poco agiata riceve un'educazione disordinata.
Nel 1728 fugge e trova rifugio a Chambéry presso Madama de Warens, la quale eserciterà un influsso notevole sulla vita come madre, amica e amante al tempo stesso.


INTRODUZIONE ALL'EMILIO

L'idea fondamentale che tenta di trasmettere Rousseau con l'Emilio è quella del rinnovamento dell'individuo; il cittadino modello sarà quello in grado di comprendere la sua natura originaria, e avrà il compito di rendere migliore la società in cui vive, in modo tale da permettere l'uguaglianza e la libertà dell'uomo, proprio come nello stato di natura.

Mette in evidenza il principio del contrasto tra natura e società infatti parte dal presupposto che la società corrompa la bontà originaria della natura umana e quindi renda difficile l'educazione pedagogica volta a uno sviluppo naturale, in quanto la natura indica l'insieme delle capacità del soggetto prima che esse siano corrotte.

L'educazione stessa di Emilio si sussegue in diverse fasi composte da caratteristiche e compiti specifici.

Una nota importante che fa Rousseau è quella di attribuire al fanciullo un' educazione che tenga conto della sua età e delle sue caratteristiche.

Da molto rilievo alla figura dell'educatore, il quale ha il compito di tenere lontano dal bambino qualsiasi forma di corruzione, applicando però un educazione negativa, e quindi lasciando che l'allievo compia da solo le sue esperienze.

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