I viaggi di Gulliver

Analisi critica del romanzo di Jonathan Swift con citazioni del testo originale: struttura dell'opera, descrizione dei personaggi, intenti dell'autore (8 pagine formato doc)

Appunto di t0p0la
I viaggi di Gulliver è un romanzo satirico che presenta anche tratti del genere d'avventura: il protagonista, Gulliver (mai nominato, se non nel titolo) è un medico di bordo, che, a causa di naufragi, abbordaggi di pirati e ammutinamenti, si ritrova in balìa delle onde verso terre sconosciute e misteriose.
Gulliver descrive dettagliatamente i suoi soggiorni in questi luoghi, soffermandosi spesso in piccoli dettagli riguardanti le sue necessità o le disavventure capitategli. Il protagonista racconta le sue avventure in prima persona (io narrante), quindi la focalizzazione è interna. Il romanzo è strutturato come un diario di viaggio e segue un ordine cronologico (fabula); inoltre il tempo della narrazione coincide con quello della storia.

Il libro è diviso in quattro parti e in ognuna di esse è descritto un viaggio:
1) il viaggio a Lilliput
2) il viaggio a Brobdignag
3) il viaggio a Laputa, Balnibarbi, Lugnagg, Glubbdubdrib e in Giappone
4) il viaggio nel paese degli Houyhnhnm.

Uno degli intenti dell'autore è di criticare il governo e di proporre delle innovazioni, evitando di attirare troppe antipatie; descrive terre fantastiche popolate da personaggi che commentano e giudicano gli elogi della patria del protagonista.
Gulliver entra in contatto con vari popoli, ognuno dei quali presenta sia caratteristiche migliori sia peggiori rispetto agli Europei. Ad esempio i Lillipuziani hanno un sistema politico più avanzato di quelli in vigore in Europa (all'epoca in cui è stato ambientato il romanzo): il re non abusa del popolo per i propri fini, infatti, quando decide di non far uccidere Gulliver, stabilisce che, per il suo mantenimento, ogni villaggio deve fornire derrate alimentari e "per il pagamento dovuto, Sua Maestà emise assegni garantiti dal tesoro della corona, dal momento che questo sovrano vive soprattutto delle sue rendite e raramente, e solo in occasioni eccezionali, impone tasse ai suoi sudditi".