Il deserto dei tartari: scheda libro e trama
Scheda libro de "Il deserto dei tartari" dell'autore Dino Buzzati: trama, significato del titolo, vita dell'autore, commento personale e messaggio dell'autore (3 pagine formato doc)
IL DESERTO DEI TARTARI SCHEDA LIBRO
Scheda di lettura. Titolo e analisi del titolo. Il deserto dei Tartari. L’ autore ha scelto questo titolo perché il deserto dei tartari è usato come metafora della vita; infatti, come i soldati attendono di vedere nel deserto l’ invasione dell’ esercito del nord, così tutti gli uomini si aspettano dalla vita eventi straordinari che possano darle un senso.
ANNO DI PUBBLICAZIONE: Il romanzo è stato pubblicato nel 1940.
VITA DELL’ AUTORE: Dino Buzzati è nato a Belluno nel 1906; nel 1928 si laureò in giurisprudenza, ma lavorò molto per il Corriere della Sera; nel 1933 pubblicò il suo primo romanzo, “Barnabò delle montagne”, a cui seguirono “Il deserto dei Tartari”, “I sette messaggi”, “Il Colombre” e molti altri; morì a Milano nel 1972 a causa di una malattia incurabile.
Il deserto dei tartari: scheda libro
IL DESERTO DEI TARTARI: TRAMA
TRAMA DEL LIBRO: Il giovane tenente Giovanni Drogo viene trasferito alla fortezza Bastiani, così tutto eccitato parte per il viaggio lasciando la città, la madre e gli amici.
L’ euforia che ha per questa sua promozione viene presto sconvolta dalle notizie che apprende dal capitano Ortiz, anche lui assegnato da molti anni alla fortezza.Apprende infatti che la fortezza è un luogo di frontiera, che segna il confine con il Nord, assolutamente inutile.
Appena arrivato viene informato dal maggiore Matti del modo più semplice per andarsene: aspettare i quattro mesi che lo separano dalla prossima visita medica, la quale gli permetterà di ricevere un certificato per un nuovo trasferimento. Durante questo periodo Drogo viene assalito dal torpore delle abitudini e dalla vanità militare. Lasciare tutte le piccolezze, che all’ arrivo erano sembrate odiose, gli sarebbe costato caro, perché ormai si erano trasformate in cose sue, che gli davano sicurezza e decide così di rimanere, con la speranza che un giorno sarebbe stato felice di aver fatto quella scelta.
Il deserto dei tartari: analisi e riassunto
IL DESERTO DEI TARTARI SIGNIFICATO
Dopo due anni di servizio Drogo comandò, per la prima volta, la guardia alla Ridotta Nuova, un fortino completamente isolato dalla fortezza che serviva a dare l’ allarme in caso di minaccia. Proprio quella notte in mezzo alla nebbia, i soldati, intravidero una figura che si muoveva lentamente, ma solo il mattino seguente riuscirono a capire che si trattava soltanto di un cavallo, forse fuggito dall’ accampamento nemico.
Il nuovo arrivato Giuseppe Lazzari, mentre la guardia ritornava alla Fortezza, riuscì a nascondersi e a prendere il meraviglioso cavallo che era arrivato sotto le mura della Ridotta. Quando però torna alla fortezza viene ucciso dalla sentinella, come da regolamento, perché non conosceva la parola d’ ordine.
Il giorno seguente, all’ orizzonte, si vedono file di soldati che vengono verso la fortezza.
Il deserto dei tartari: significato, analisi e temi principali
IL DESERTO DEI TARTARI: COMMENTO PERSONALE
Tutti i soldati sono emozionati perché sperano di poter finalmente combattere contro i Tartari, che tanto avevano aspettato. Il colonnello Filimore però non si decide a dare ordini perché era incerto sul da farsi.
Alla fine arriva un messaggio nel quale la Fortezza viene informata che l’ esercito del nord sarebbe presto arrivato per segnare i confini, come fecero loro molti anni prima.
Partì così una spedizione per delimitare il tratto di frontiera rimasto scoperto.
La comandava il capitano Monti assieme al tenente Angustina, che, per non mostrarsi debole di fronte all’ esercito nemico, rimane imperterrito sotto la neve e la notte stessa muore.
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