Chiedi alla polvere: significato e commento

Chiedi alla polvere: significato, commento e analisi del romanzo di John Fante, ambientato nella California durante il periodo della grande depressione (2 pagine formato doc)

Appunto di judoka89

CHIEDI ALLA POLVERE SIGNIFICATO

Chiedi alla polvere” (John Fante) – commento e analisi del testo. Il libro “Chiedi alla polvere” è stato scritto da John Fante, un autore italo americano che visse tra il 1909 e il 1983.

Questo è un romanzo basato su tre storie. La prima: un ventenne sogna di diventare uno scrittore e lo diventa. La seconda: un ventenne cattolico cerca di vivere anche se è cattolico. La terza: un ventenne italo americano si innamora di una cameriera ispano americana e vuole sposarla.
In questa tre storia Fante ha scelto un andamento più che geometrico: la prima finisce bene, la seconda non finisce restando bloccata e la terza finisce male, in modo che il protagonista vince, pareggia e perde nello stesso momento.
La storia del ventenne che vuole diventare scrittore è semplice e lineare, e inoltre dà alcune lezioni: la prima è il rapporto tra lo scrivere e il denaro (Arturo Bandini, il protagonista, scrive per soldi: ha fame, vuole mangiare e vuole frequentare donne belle e ricche), la seconda è l’ossessione per lo scrivere e l’ultima è il prologo che si trova alla fine del libro (infatti ci fa capire come Fante realizzava il passaggio da realtà a racconto).

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CHIEDI ALLA POLVERE RIASSUNTO

La storia del ventenne cattolico viene interrotta dall’arrivo di Camilla e quindi non presenta grandi sviluppi. Il cattolicesimo di Bandini si vede nella sua interpretazione della vita come un infinito susseguirsi di colpa e castigo e nel suo odio per quel modo di vedere le cose a cui non riesce a sottrarsi. Nei primi capitoli il protagonista percorre una strada negativa infrangendo “le regole del buon cristiano” che porta all’arrivo istantaneo del senso di colpa, a volte addirittura prima di peccare. Quando poi finisce a letto con una donna il mattino dopo si scatena un violento terremoto: il suo primo pensiero è essere la causa di ciò. Con questo Fante vuole farci capire che una simile incapacità di peccare non ci fa vivere la nostra vita. E lo ribadisce nella sensazione che ha Bandini fino a metà libro di sentirsi nel posto sbagliato, inadeguato. Ciò rimanda in un certo senso al romanzo di J.D.Salinger, il “Giovane Holden”, un sedicenne americano nel mezzo della crisi adolescenziale e che incarna il disagio della gioventù del dopoguerra. A differenza di Bandini però, il suo è l’esilio dell’umano, di chi non riconosce l’ambiente che gli sta intorno.
Con l’arrivo di Camilla l’incapacità di vivere di Bandini diventa l’incapacità di amarla: Camilla è quindi il posto sbagliato in cui decide di rischiare e restare.

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CHIEDI ALLA POLVERE ANALISI

Il linguaggio letterario che Fante usa è di due tipi: il primo è composto da una prosa leggera, pulita e veloce, in cui si coglie spesso dell’humour; il secondo è più musicale, poetico con frasi allungate alla ricerca del suono. Ci sono inoltre due storielle inserite nel romanzo che non alterano il corso del romanzo e quindi la cui presenza è relativa. La prima è quella della bistecca, nella quale il protagonista e il suo vicino di camera si recano in una stalla a rubare un vitello per saziare la loro voglia di carne. La seconda è la storia di Vera Rivken, che compare dal nulla nella vita di Bandini per poi scomparire.