Io non ho paura: recensione
Io non ho paura: recensione del libro di Niccolò Ammaniti, con biografia dell'autore, riassunto della trama, tematiche, genere, tecnica narrativa, descrizione dei personaggi, spazi, tempi e commento (2 pagine formato doc)
IO NON HO PAURA: RECENSIONE
Io non ho paura di Niccolò Ammaniti.
Biografia: Niccolò Ammaniti nasce a Roma nel 1966. Ha esordito con il romanzo “Branchie”nel 1994.Nel 1996 ha pubblicato la raccolta di racconti “Fango” e nel 1999 il romanzo “Ti prendo e ti porto via”. Nel 2001 ha pubblicato il romanzo “Io non ho paura”.Tematiche: Le tematiche presenti in questo romanzo sono molte:
Amicizia fra coetanei;-Giustizia e crimine;-La mancanza di lavoro nel Sud che giustifica ogni azione, come quella di ridurre in schiavitù un bambino;-i maltrattamenti fisici e psicologici a cui è sottoposto;-Il coraggio e la ricchezza dei valori del protagonista.
Genere: Il racconto appartiene al genere narrativo attuale.
Tecnica Narrativa: Il linguaggio dell’autore è semplice, efficace e reale. I luoghi e i personaggi vengono trattati con cura, usando molti aggettivi.
Michele è l’io narrante, il quale racconta i fatti come uno spettatore esterno e in ordine cronologico.
Trama: Un gruppo di ragazzi si ritrova a scorrazzare su e giù da una collina. È l’estate del 1978 con un caldo torrido. È difficile sopportare la calura tanto che gli adulti rimangono chiusi in casa, uscendo quando la temperatura diminuisce.
Io non ho paura: scheda libro e riassunto
IO NON HO PAURA PERSONAGGI
Michele Amitrano, il protagonista, per difendere una ragazza de gruppo,si propone per eseguire la penitenza, ovvero arrivare al piano superiore di una casa disabitata senza né scale né gradini. Dopo alcune difficoltà, riesce salire aggrappandosi a dei rami di fico, ma cade. Il ragazzo impaurito, riesce poi a muoversi percependo di eesere caduto su una tettoia trasparente coperta da un materasso, al di sotto c’e un buco profondo. Qui si trova un bambino raggomitolato su se stesso…
A casa c’è il padre, un camionista che ha deciso di prendersi un periodo di pausa per rimanere con la famiglia e con i figli, Michele e Maria, la più piccola. Michele, da qui, inizia a chiudersi in se stesso e ogni giorno va a trovare il bambino nascosto instaurando,così, un rapporto di amicizia.
Michele non sa se confessare tutto ai genitori ma capisce che c’è qualcosa di misterioso e ingiusto. Una sera insonne,infatti, sentendo dei rumori provenienti dalla cucina, scopre che la sua famiglia è complice del rapimento di Filippo Carducci.
Michele per una leggerezza infantile confida a Salvatore, il suo migliore amico, di aver trovato un bambino rinchiuso in una buca circondato da sporcizia e gli racconta del padre.
Ritornato sul luogo, porta il bambino all’aperto, riuscendo anche a farlo camminare. Improvvisamente compare Felice(un complice) che lo costringe, con un fucile ad allontanarsi.
IO NON HO PAURA STORIA VERA
Felice, dopo averlo riportato a casa, tenta di usare la violenza anche sulla madre, ma viene bloccato dal padre.
A Michele è stato intimato di non andare a trovare più il bambino, ma con il passare di giorni non fa altro che pensare a quest’ultimo.
Un pomeriggio, spinto dalla notizia che i grandi lo vogliono uccidere, decide di andare a liberarlo.
Così Michele si mette alla ricerca dell’amico e una volta trovato riesce a tirarlo fuori e lo convince a scappare, mentre lui rimane ferito nel nascondiglio. Arriva il padre,incarito di uccidere Filippo. Non riconosce il figlio e gli spara.