Lisabetta da Messina e Tancredi e Ghismunda
Analisi delle novelle di Boccaccio tratte dal Decameron: Lisabetta da Messina e Tancredi e Ghismunda (7 pagine formato doc)
TANCREDI E GHISMUNDA
Scheda di analisi del testo narrativo
AUTORE: Giovanni Boccaccio
TITOLO: Tancredi e Ghismunda
NARRATORE
• Il narratore non coincide con l’autore.
• La narrazione avviene in 3a persona.
• Il narratore è straneo alla vicenda.
• Il narratore si limita a registrare sui fatti.
PUNTI DI VISTA
• Il narratore è onnisciente.
• Il narratore descrive oggettivamente I fatti.
Tancredi e Ghismunda: struttura e analisi
TANCREDI E GHISMUNDA: STRUTTURA
STRUTTURA DEL TESTO
PERSONAGGI
• La descrizione dei personaggi è attraverso I loro gesti e parole.
• I protagonisti sono: Tancredi, Ghismunda.
SPAZIO E TEMPO
• La vicenda è ambientata in luoghi esterni.
• La vicenda è ambinetata in luoghi reali.
• La descrizione degli ambienti è in modo generico .
• La descrizione degli ambienti è effettuata direttamente dal narratore.
FABULA E INTRECCIO
• La novella si articola per successione cronologica.
LINGUA E STILE
• Il genere del testo è a novella.
• La tecnica narrativa usata nel testo è il discorso diretto.
• Il registro stilistico usato nel testo è drammatico.
MESSAGGIO
il messaggio è quello di far capire quanto forte possa essere l’amore e che anche sopra il diritto del padre, il loro amore vince.
TESTO E CONTESTO
Giovanni Boccaccio nacque nel 1313 a Certaldo, vicino Firenze, egli alla eta di 12 anni fu mandato a Napoli dai Baldi una potente famiglia di banchieri.
Inizia a scrivere le sue prime opere che sono: il Filocolo, il Filostrati e Teseide.
Nel 1340 fallisce la banca dei Baldi e cosi si reca a Firenze e 10 anni dopo diventa ambasciatore per la repubblica di Firenze, conosce e fa amicizia con Petrarca. E gli ultimi anni della sua vita furono segnati da problemi fisici e morali infatti Boccacccio avverte una crisi religiosa e cosi si dedica a studi di tipo morale-religioso-ascettico.
Nel 1362 ritorna a Napoli ma non riesce ad ambientarsi cosi decide di tornare a Firenze e rimanere lì per vivere, ma le sue condizioni economiche non sono buone cosi la repubblica di Firenze decide di dargli l’incarico di leggere la Divinna Commedia nella chiesa di Santo Stefano, riesce a fare un centinaio di lezioni ma nel 1375 muore.
IL DECAMERON è un completamento dell’opera di Dante un’Umana Commedia, è un’opera medievale.
Il titolo dal greco che vuol dire 10 giorni allude alle 10 giornatein cui 10 giovani raccontano una novella al giorno per un totale di 100. Durante la peste del 1348, 7 ragazze e 3 ragazzi fuggono da Firenze per 2 settimane.
Per trascorrere il tempo decidono di raccontarsi delle novelle tutti I giorni tranne venerdi e sabato dedicati alla penitenza e alla preghiera.