Con gli occhi chiusi di Tozzi: scheda libro

Scheda libro su Con gli occhi chiusi di Federigo Tozzi: biografia dell'autore, caratteristiche, tematiche, contesto storico, tempo, luoghi, personaggi, messaggio e commento personale del romanzo (4 pagine formato doc)

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CON GLI OCCHI CHIUSI DI TOZZI SCHEDA LIBRO

Scheda libro Con gli occhi chiusi.

Analisi del titolo: probabilmente il titolo del romanzo deriva in parte dal fatto che Tozzi tra il 1904 il 1905 sofferse di una grave malattia agli occhi che lo costrinse a restare chiuso al buio per molti mesi, e quando ne guarì non ne volle sapere di vedere amici o altre persone, tanto che fu creduto pazzo. E’ anche vero però che il titolo può riferirsi a una frase del romanzo riguardante Pietro: “stava seduto sul letto con gli occhi chiusi”; incapace di partecipare attivamente alla vita, il personaggio ha la sensazione di essere cieco per forza, di essere tagliato fuori dal mondo esterno, prigioniero.
Il titolo quindi può avere un doppio significato: un primo allude all’incapacità di vedere la verità; il secondo è da collegarsi con un rifiuto e una paura di vedere.

Rapporto padre-figlio: tema

CON GLI OCCHI CHIUSI TOZZI RIASSUNTO

Autore: Federigo Tozzi nacque a Siena il 1° gennaio 1883 e morì a Roma nel 1920. Dopo le elementari al seminario, frequentò per tre anni le scuole tecniche e, accanto agli studi saltuari e disordinati, cominciò a frequentare la biblioteca comunale per leggervi autori moderni e classici, sviluppando una cultura frammentaria e autodidattica, ma anche vivace e aperta alle suggestioni più disparate, come la psicologia di William James e i moderni studi sull'isteria. Dopo l'esordio con i componimenti in versi di Città della Vergine e la curatela di antologie di antichi scrittori senesi, fondò nel 1913 con l'amico Domenico Giuliotti il quindicinale "La Torre"; poi, volendo allontanarsi da Siena, andò a lavorare nelle ferrovie, a Pontedera e a Firenze, e da quest’esperienza nacque una sorta di diario, Ricordi di un impiegato. Lo richiamò a Siena la morte del padre, che non l'aveva capito e amato. Da quel ritorno traumatico venne l'ispirazione per le numerose novelle e gli importanti romanzi che avrebbe scritto: Con gli occhi chiusi, Il podere e, soprattutto, Bestie, che resta forse il suo libro migliore.

CON GLI OCCHI CHIUSI ROMANZO DI FORMAZIONE

Si era intanto trasferito a Roma, con l'intenzione di guadagnarsi da vivere collaborando a giornali e riviste letterarie, mentre l'Italia entrava in guerra. Benché cominciasse ad affermarsi e fosse in contatto con i maggiori scrittori e intellettuali, da Alfredo Panzini a Luigi Pirandello, da Alfredo Oriani a Giuseppe Antonio Borgese, la sua vita non fu facile. La fama lo raggiunse quando Borgese salutò come un capolavoro il suo ultimo libro, Tre croci. Era l'inizio del 1920; poco dopo, si ammalò di polmonite e morì.
Editore: il romanzo fu scritto nel 1913, ma prima di essere stampato e pubblicato ebbe dietro di sé una storia laboriosa e pluriennale che comprendeva la prima Guerra Mondiale e altre vicende editoriali che si conclusero nei primi mesi del 1919.

CON GLI OCCHI CHIUSI TOZZI ANALISI

Punti nodali:
•    La trattoria a Siena e il conto dell’incasso
•    I dispetti di Pietro verso Ghisola
•    Pietro cattivo studente
•    Antonio e Pietro, rivali per Ghisola
•    La morte di Anna
•    Problemi tra Domenico e Pietro
•    Pietro incapace di aderire alla vita e di studiare
•    La cattiva fama di Ghisola a Radda
•    Ghisola e l’accordo con il commerciante
•    Un amore quasi finto
•    Si aprono gli occhi
Civetta: in questo romanzo il ritratto del protagonista è in realtà un autoritratto disegnato nei minimi particolari dalla morte della madre al rapporto con il padre, fino con la storia con Isola, fa da primo ideale al racconto di un amore infelice e di una rovina finanziaria.
Temi: i temi qui principalmente trattati riguardano la vita contadina della società dei primi del Novecento. In particolare l’esempio di credenza superstiziosa, riguardo a Masa e il lume a olio versato e il rapporto col cibo, con il risparmio assoluto e con nessun tipo di spreco e il terribile atto della castrazione degli animali. Si può notare anche la vita nella trattoria con il comportamento degli avventori, oppure come pranzavano coloro che ci lavoravano o ancora con i mendicanti che vengono per cercare qualche avanzo e il loro odio reciproco.