Il pianista: scheda libro

Scheda libro Il pianista di Szpilman: i personaggi, analisi, ambiente ed epoca, trama, temi affrontati, scelte linguistiche-stilistiche e commento (4 pagine formato doc)

Appunto di loshiro

IL PIANISTA SCHEDA LIBRO

Il pianista.
AUTORE: Wladislaw Szpilman
TITOLO: Il Pianista
EDITORE: Loescher
LUOGO E DATA DI EDIZIONE: Milano 1999
GENERE: Romanzo Storico / Autobiografia
PERSONAGGI
WLADISLAW SZPILMAN: è il protagonista del romanzo, un uomo polacco di religione ebraica appartenente ad una famiglia ebrea di ceto medio-borghese.

È un pianista famoso che suona in diretta dalla radio di Varsavia. Nel romanzo non è presente alcuna descrizione fisica del personaggio; egli è un uomo introverso, notevolmente attaccato alla famiglia che conta molto su amici e conoscenti per riuscire sia in ambito personale che in campo lavorativo. Questo suo carattere gli permetterà di sfuggire in qualche modo alla persecuzione.
HOSENFELD: è un capitano dell’esercito tedesco; assume un ruolo di “amicizia”- compassione nei riguardi del pianista.
Egli non è fiero del suo coinvolgimento nelle persecuzioni degli ebrei avviate dai nazisti poiché giudica spregevoli i trattamenti che vengono loro riservati.

Il pianista: riassunto

IL PIANISTA SZPILMAN

IL PADRE: il padre di Wladislaw è un violinista; è di carattere piuttosto mite, infatti all’arrivo dei tedeschi si sottomette senza opporre molta resistenza. È comunque ottimista anche in una situazione così complessa e cerca di non rendersi conto della condizione in cui si trovano e tenta di convincersi che li stanno deportando esclusivamente per farli lavorare e non per sterminarli.
HENRYK: il fratello del protagonista, è un autore nonché venditore di libri; è un personaggio molto orgoglioso e altezzoso, spesso si dimostra sgradevole nei confronti del fratello ma in fondo sente una profonda stima verso di lui.
HALINA e REGINA SZPILMAN: le sorelle del protagonista, di loro il romanzo non riporta molte informazioni riguardanti la loro interiorità e tantomeno il loro aspetto fisico, si capisce solamente che il loro rapporto con Wladislaw è migliore di quello che egli ha con Henryk.
LA MADRE: è una casalinga che cerca sempre di mantenersi in ordine, è molto legata al rapporto con i famigliari e cerca di mantenere unito lo spirito della famiglia quando si presentano liti e difficoltà.
MAYOREK: è un ragazzino ebreo che fa da intermediario fra il ghetto in cui sono raccoltigli ebrei e la parte della città occupata dai tedeschi dalla quale gli ebrei sono separati grazie ad un alto muro. Questo suo ruolo sarebbe utile al fine di organizzare la ribellione.

Il pianista: recensione

IL PIANISTA ANALISI

AMBIENTE ED EPOCA:
Il romanzo si svolge nella capitale polacca di Varsavia.
I luoghi in cui si svolgono le vicende sono edifici del ghetto e dalla parte “ariana” della città; principalmente solo luoghi chiusi che mettono ancor più in risalto l’oppressione e l’angoscia a cui gli ebrei erano soggetti anche solamente nell’udire un attacco lontano da lì.

EPOCA:
La vicenda si svolge nell’arco di tempo che va dal 31 agosto 1939 al 15 gennaio 1945, cioè il periodo della Seconda Guerra Mondiale.
Le date nella narrazione sono molto precise poiché il protagonista aveva sempre con se un calendario tascabile.

La seconda guerra mondiale: riassunto semplice

IL PIANISTA TRAMA

RIASSUNTO. La vicenda ha inizio nella radio di Varsavia dove Wladislaw Szpilman sta eseguendo in diretta un brano di Chopin quando ha inizio la terribile storia della seconda guerra mondiale e i nazisti invadono la Polonia. Il concerto deve interrompersi e qui inizia la storia del protagonista coinvolto ora nella Guerra. Szpilman e la sua famiglia, come tutti gli altri ebrei di Varsavia, vengono rinchiusi all’interno del ghetto separato dal resto della città da alte mura. La vita all’interno del ghetto era insopportabile, erano costretti a campare in condizioni disumane che peggioravano di giorno in giorno; inizialmente nessuno si lamentò più di tanto poiché si pensava che fosse solamente un periodo di transizione che sarebbe terminato nel giro di pochi mesi, ma a mano a mano che scorreva il tempo la vita diventava più faticosa e insostenibile: il cibo era scarso, le abitazioni tutt’altro che dignitose e i decreti dei tedeschi li opprimeva sempre più: tutti gli ebrei erano costretti a portare una fascia intorno al braccio che li contraddistinguesse, potevano possedere non più di 2000 zloti, non potevano uscire di casa oltre l’orario del coprifuoco.