Scheda libro sulla Trilogia di Calvino
La Trilogia di Calvino, dal titolo "I nostri antenati", è costituita da tre romanzi collegati tra loro: "Il visconte dimezzato", "Il barone rampante" e "Il cavaliere inesistente". Presentazione dei punti comuni dei tre libri. Scheda libro sulla Trilogia di Italo Calvino (2 pagine formato doc)
SCHEDA LIBRO SULLA TRILOGIA DI CALVINO
Scheda libro Trilogia di Calvino.
Griglia di relazione narrativa - “I nostri antenati”, la Trilogia di Italo Calvino. 1- il tempo di composizione della trilogia degli antenati si svolge a cominciare dal 1951 con Il Visconte Dimezzato, in cui l’Italia vive la ricostruzione ed in cui Calvino tratta il tema del dimidiamento dell’uomo, a causa della guerra fredda che spacca letteralmente il mondo tra i paesi legati agli U.S.A. dalla Nato ed i paesi legati dal patto di Varsavia all’URSS. Il visconte Medardo diviene quindi metafora del mondo, che tutto da una parte o dall’altra risulta egualmente inviso al prossimo. Lo scontro dei mondi è ben rappresentato anche nella scena di apertura, in cui cristiani e musulmani si contrappongono con uguale violenza e ben determinati ad annientarsi. A cavallo degli anni 1956/1957 Calvino scrive invece Il Barone Rampante, romanzo di taglio filosofico (non a caso Calvino riprende l’età dei lumi per rendere meglio la sua condizione di intellettuale) in cui il protagonista si arrampica su un albero per distaccarsi da una condizione della società che lo disgusta.Trilogia di Italo Calvino: recensione
ITALO CALVINO I NOSTRI ANTENATI: ANALISI
E’ infatti in questi anni che Crusciov denuncia al congresso i crimini di Stalin, tra cui i famigerati gulag, i campi di lavoro forzato. Sull’onda di queste dichiarazioni molti tesserati del partito comunista, tra cui Cesare Pavese, strappano la tessera di appartenenza al partito, ed è per questo che Calvino sceglie l’età dei lumi, secolo di grandi cambiamenti, per il suo romanzo. L’ultimo libro in ordine di tempo della trilogia è Il Cavaliere Inesistente, in cui Calvino, coinvolto suo malgrado nel boom economico italiano e quindi nella crescita dei consumi, tratta i temi dell’ipocrisia sociale della “cosificazione” dell’uomo, utilizzando come espediente non già un uomo diviso a metà, bensì un cavaliere che non esiste se non in funzione del suo ruolo sociale (degna di nota in questo senso è la scena del pasto di gala, in cui il cavaliere, sebbene non avesse bisogno di cibarsi, si serve e pretende di essere servito) ed il suo degno scudiero, che è talmente preso dalle cose da vivere in funzione di esse.
Trilogia di Italo Calvino: riassunto
TRILOGIA DEGLI ANTENATI DI ITALO CALVINO
In tutti e tre i libri Calvino usa l’espediente della poetica della fiaba per comunicare, in quanto assiste alla fine della corrente neorealista e sa di dover usare qualche trucco (come il miele sul bordo del calice contenente la medicina di tassiana memoria) per far passare il suo messaggio di critica alla società.
2- Il narratore è interno di primo grado in tutta la trilogia, ed è sempre un personaggio secondario a cui l'autore affida il suo messaggio di speranza e di critica alla società.
3- Le ambientazioni storico-geografiche sono le più disparate: nel “Visconte dimezzato” l’ambientazione storica è durante le guerre austro-ungariche di fine ‘600, e a parte la prima parte in cui Medardo è in battaglia il resto è ambientato a Terralba, territorio di cui Medardo è visconte. Il “Barone rampante” è invece ambientato in Liguria, in una non precisata baronia di cui Cosimo, il protagonista, è l’erede, durante il 1700, vedendo tra l’altro l’ascesa di Napoleone Bonaparte.
I nostri antenati: riassunto della trilogia di Calvino
I NOSTRI ANTENATI: SIGNIFICATO
Il “Cavaliere Inesistente”, invece, è ambientato vicino a Gerusalemme durante le crociate di Carlo Magno, in un accampamento i paladini prima, e poi Calvino riprende tutto il ciclo bretone e carolingio per disegnare la ricerca da parte dell’eroe del suo onore.
4- Le fabule riprendono lo stilema della fiaba; nel “Visconte dimezzato” Medardo va in guerra ed una cannonata lo trancia in due, una parte buona ed una cattiva, che ritornate in patria danno fastidio a tutti, ugonotti, lebbrosi e paesani, finché non si feriscono durante un duello e non vengono ricucite, facendo ritornare così il vecchio visconte né buono né cattivo, ma altresì arricchito dall’esperienza.