Scheda libro Il processo di Kafka: riassunto e significato
Il processo di Kafka: riassunto e significato del libro (1 pagine formato rtf)
SCHEDA LIBRO IL PROCESSO DI KAFKA: RIASSUNTO E SIGNIFICATO
Scheda libro
Franz Kafka è stato uno scrittore ceco di lingua tedesca ,di famiglia ebrea della media borghesia di Praga.
Franz Kafka muore nell'estate del 1924, poco più che quarantenne, in una clinica nei pressi di Vienna, per tubercolosi, da cui è affetto dal 1917.
Le sue opere sono spesso arricchite da tracce della sua vita privata, come il difficile rapporto col padre, la malattia che fino da giovane lo mette di fronte alla morte l’amore infelice per una giovane intellettuale, Milena Jesenka, testimoniato da uno splendido carteggio, sono tutte esperienze personali di infelicità che lo scrittore oggettiva e universalizza nel contesto della crisi della civiltà europea e, più in generale, in una denuncia dell’incubo assurdo a cui si è ridotta la condizione umana.
Il processo di Kafka: significato
IL PROCESSO KAFKA: SIGNIFICATO
Nel romanzo "Il processo" Kafka vuole narrarci la solitudine dell'uomo; l'impossibilità di stabilire un rapporto di adesione col mondo che lo circonda e di trovare nella sua giornaliera trama di gesti e di vicende un senso plausibile; l'impossibilità di realizzarsi in una dimensione di autenticità; la consapevolezza della sua condizione di escluso, di « straniero »; il senso di essere oggetto di una determinazione di cui ignora i fini e in ultimo la sua alienazione. Il romanzo, scritto in gran parte nel 1914 e pubblicato postumo nel 1925, racconta di Joseph K, uno scrupoloso impiegato di banca trentenne, che riceve, presso l’appartamento in cui vive, un ordine di comparizione in nome di un misterioso tribunale, da parte di due strani poliziotti che lo dichiarano in arresto. Un processo è nei suoi confronti per un delitto che gli è ignoto.
IL PROCESSO DI KAFKA: RIASSUNTO BREVE
Dapprima sicuro di sé, successivamente schiacciato da una organizzazione giudiziaria di cui gli sfuggono i meccanismi, Josef K. finisce per trascurare il lavoro, ossessionato totalmente dalle esigenze del processo e dalla propria impotenza. Isolato, con ormai l’intera città che lo scruta e lo accusa, egli si vede costretto ad accettare una condanna che lui stesso, senza saperne il motivo, ritiene priva di scampo. All’alba del giorno del suo trentunesimo compleanno, altri due signori vestiti di nero si presentano davanti a casa sua, lo prelevano e lo conducono alla periferia della città, dove sarà giustiziato.