Ippolito - Euripide

Sintesi approfondita dell'opera "Ippolito" di Euripide, con notizie bibliografiche e commento del testo (9 pagine formato doc)

Appunto di erzsebetbathory
L'opera si apre con Afrodite che si presenta: lei è una dea potente, ben conosciuta anche dai mortali e non solo dagli dei.
Come tale, pretende rispetto da tutti, ed è in collera con il mortale Ippolito, figlio di Teseo e della regina delle Amazzoni, che l'ha sempre evitata ed ignorata, preferendo la compagnia di Artemide, sorella di Febo, con cui sempre si reca a caccia. Ma ora Afrodite è decisa a vendicarsi, e per lei sarà semplice: infatti Fedra, la matrigna di Ippolito, è segretamente innamorata del figliastro, e per lui si strugge, avendo fatto addirittura erigere, per funzioni propiziatrici, un tempio ad Afrodite ad Atene.

Ora, a causa di un fatto di sangue commesso da Teseo, essa è bandita dalla città assieme al marito per una anno, e per tutto il tempo si strugge e si dispera.
Ma la dea ha già chiaro come agire: rivelerà tutto a Teseo, facendo in modo che il padre scagli maledizioni sul figlio, e che egli perisca ucciso da Poseidon, che Teseo ha diritto di invocare; anche la stessa Fedra morirà, per quanto nobilmente. Con queste parole, Afrodite fa una predizione esatta di quella che sarà la fine della triste vicenda. La dea esce di scena, ed entra Ippolito seguito dai servi e dai cani.