Le Rane - Aristofane
Sintesi approfondita della commedia Le Rane di Aristofane, con notizie bibliografiche e commento (8 pagine formato doc)
Dioniso
discute con il servo, che chiede al padrone se vuole sentire qualcuna
delle sue solite battute volgari: i due stanno camminando, e Xantia,
a cavallo di un asino, porta un gran peso sulle spalle, che lo
infastidisce molto.
Comincia così un dialogo tra i due, interrotti ogni tanto da qualche battuta di Xantia: Dioniso racconta ad Eracle come si imbarcò con Clistene in una battaglia navale, e come dopo aver sgominati da soli tutta la flotta nemica, egli, leggendo la tragedia Andromeda, sarebbe stato colto da un grande desiderio per un uomo. Eracle domanda se si tratta di Clistene, ma Dioniso si riferisce ad Euripide. Intende andare a recuperarlo nell'Ade, perché ormai non esistono più bravi poeti; Eracle gli propone alcuni nomi tra quelli viventi, come Iofonte, Agatone e Senocle, ma Dioniso li sdegna.
Battibeccando, i due giungono innanzi ad una
porta; Dioniso bussa energicamente, e gli viene aperto da Eracle, che
subito scoppia in grandi risate vedendo il Dio che indossa abiti sia
maschili che femminili, un richiamo sicuramente alla sua natura
androgina. Comincia così un dialogo tra i due, interrotti ogni tanto da qualche battuta di Xantia: Dioniso racconta ad Eracle come si imbarcò con Clistene in una battaglia navale, e come dopo aver sgominati da soli tutta la flotta nemica, egli, leggendo la tragedia Andromeda, sarebbe stato colto da un grande desiderio per un uomo. Eracle domanda se si tratta di Clistene, ma Dioniso si riferisce ad Euripide. Intende andare a recuperarlo nell'Ade, perché ormai non esistono più bravi poeti; Eracle gli propone alcuni nomi tra quelli viventi, come Iofonte, Agatone e Senocle, ma Dioniso li sdegna.