Il Principe di Machiavelli

Analisi approfondita de "Il Principe" di Machiavelli (introduzione generale e analisi capitolo per capitolo) (16 pagine formato doc)

Appunto di aleciccina

È un’opera della fisionomia e dal destino singolare: diventa un mito della cultura occidentale.


È un’opera che M.
concepisce come una sintetica esposizione sull’arte di governo e per questo motivo è scritta in modo chiaro e rapido. M. voleva un’opera breve e immediata sulle regole dell’arte politica  M. la scrive in pochi mesi: pensata ed elaborata nella seconda metà del 1513 per essere conclusa negli inizi del 1514.
Questa velocità è dovuta dal fatto che per M. era una questione urgente: è un testo calato profondamente nella contingenza storica a cui fa riferi mento. Le intenzioni perseguite da M. sono deducibili dalla fisionomia dell’opera stessa  3 obiettivi:
•    Esporre i principi, criteri e regole che a suo giudizio avrebbe consentito ad un uomo di valore (chi?) la conquista e la conservazione del potere. In pratica risponde alla domanda: come si fa ad avere successo nella vita politica? Segreti a cui è giunto M. per esperienza e studio. Si sottintende in tutto il principe a un interrogativo: che cosa si intende avere successo nella vita politica?
•    M. con queste pagine vuole dare agli uomini politici suoi contemporanei un programma d’azione  il principe è un manifesto / progetto politico che invita alla guerra, sollecita i principi italiani ad allearsi per combattere con le armi al fine di sconfiggere e cacciare gli stranieri che avevano invaso l’italia riducendola a proprio dominio. Gli stranieri in questione sono i francesi e gli austriaci.  M. vuole che qualcuno si proponga come condottiere e capo di tutti i principi per liberare l’Italia immediatamente perché poi diventerà sempre più difficile
•    M. legge a destinatari primi dell’opera la famiglia dei Medici che in quel momento era la più potente in Italia in quanto aveva il controllo diretto su Firenze e lo Stato di Firenze e indiretto su Roma e lo Stato della Chiesa perché il cardinale Leone X della famiglia dei Medici era stato eletto papa nel marzo del 1513.  I medici a M. sembravo perfetti. In particolare M. dedica la propria opera a Lorenzo, il nipote del papa, come un regalo come è deducibile dalla lettera al destinatario all’inizio dell’opera. Lorenzo è la persona più in vista e più potente del momento e M. lo vuole consigliare. Bisogna sottolineare che c’è anche un che si esibizionistico nell’agire di M.: nella speranza che i Medici lo chiamassero come consigliere ispiratore nella condotta politica e militare.
Ma nessuno di questi obiettivi fu raggiunto:
•    Nessun principe accolse la proposta di M.
•    La famiglia Medici sembrò non gradire l’opera di M. e anzi si sentì addirittura imbarazzata ad essere inclusa in questo progetto che era sconcertante mentre i Medici aspiravano solo al consolidamento.