I viaggi di Gulliver: significato e analisi
I viaggi di Gulliver: analisi e significato del messaggio politico di Jonathan Swift, l'autore del romanzo (9 pagine formato doc)
I VIAGGI DI GULLIVER: SIGNIFICATO
I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift. “Così, gentile lettore, ti ho narrato una fedele storia ei miei viaggi durati sedici anni e poco più di sette mese; in questo non ho badato tanto agli ornamenti quanto alla verità.
Avrei forse potuto, al pari di tanti altri, sbalordirti con racconti strani e inverosimili, ma ho preferito riferir fatti semplici nel più semplice stile: mio principale intento era informarti, non divertirti”.“I viaggi di Gulliver” è un romanzo satirico pubblicato all’inizio del ‘700 da Jonathan Swift. La sua trama, divisa in quattro parti, è molto semplice, e per questo il libro è stato per lungo tempo considerato un classico per bambini. Nella prima parte il protagonista, dopo essersi presentato nell’introduzione, narra di essere partito su una nave mercantile come medico di bordo e successivamente descrive il naufragio in un’isola. Dopo essersi salvato miracolosamente da una violenta tempesta Gulliver si abbandona stremato dalla stanchezza su una spiaggia sconosciuta.
I viaggi di Gulliver: scheda libro
I VIAGGI DI GULLIVER: TEMI PRINCIPALI
Al suo risveglio egli verrà a contatto con gli abitanti dell’isola, uomini molto particolari perché estremamente minuti “Scorsi una creatura umana, alta nemmeno sei pollici, con in mano un arco e una freccia, e una faretra sulle spalle”. Inizialmente Gulliver è tenuto in catene dai Lillipuziani (è così che vengono chiamati i piccoli abitanti di Lilliput), in seguito il protagonista viene via via sempre più apprezzato a corte grazie alla facilità con cui può compiere azioni che ai minuscoli uomini sono impossibili.
I viaggi di Gulliver: trama
I VIAGGI DI GULLIVER: ANALISI
Gulliver riporta subito una grande vittoria contro gli abitanti di Blefuscu, acerrimi nemici dei Lillipuziani, che decidono di utilizzarlo singolarmente a scopi militari. Il protagonista si rifiuta a causa dei propri principi etici e per questo viene accusato di tradimento e condannato ad essere accecato “Non mi sarei reso strumento per ridurre in schiavitù un popolo libero e valoroso… di così poco peso diventano i massimi servigi resi ai principi quando nell’altro piatto della bilancia si mette un rifiuto a soddisfare le loro passioni”. Grazie all’avvertimento di un consigliere di corte egli riesce a scappare in tempo e a tornare a casa costruendosi una sorta di scialuppa coi materiali a sua disposizione. Nella seconda parte Gulliver decide di partire nuovamente verso l’India, ma dopo una serie di disavventure egli si ritrova abbandonato nell’isola di Brobdignag, i cui abitanti sono uomini di dimensioni enormi. La situazione della prima parte è dunque completamente rovesciata, e Gulliver è considerato solo un piccolo pupazzo parlante col quale far giocare i bambini.