La chiave a stella: recensione
La chiave a stella: recensione. Breve commento, riassunto della biografia di Primo Levi e i personaggi del romanzo (1 pagine formato doc)
LA CHIAVE A STELLA: RECENSIONE
Primo Levi
La chiave a stella
Edizione Einaudi, 1978
180 pp.
Euro 4.20
Primo Levi nasce a Torino il 31 luglio 1919 da Cesare Levi e Ester Luzzati.
La chiave a stella di Primo Levi: scheda libro
RECENSIONE LIBRO LA CHIAVE A STELLA
In seguito Levi si unisce al Partito d’azione clandestino e poco dopo partecipa ad azioni partigiane in Val d’Aosta. In seguito all’arresto viene inviato nel campo di concentramento di Carpi-Fossoli. Da lì la sua permanenza nei campi di sterminio proseguirà ad Auschwitz. Al termine della prigionia scrive Se questo è un uomo (De Silva), ossessionato dalle traversie subite. Sposa nel 1947 Lucia Morpurgo dalla quale ha due figli. Dopo un primo rifiuto, Einaudi decide di inserire il primo romanzo di Levi nella propria collana “Saggi”. Nel 1963 Einaudi pubblica La tregua (vincitore del premio Campiello a Venezia), il cui “risvolto” di copertina è di Italo Calvino. Del 1966, sotto pseudonimo, Storie naturali. Nel 1971 è pubblicato Lilit e altri racconti, nel 1975 Il sistema periodico, nel 1981 La ricerca delle radici. Nell’aprile 1982 esce Se non ora, quando? (vincitore del premio Viareggio e Campiello). Nel 1985 è pubblicato L’altrui mestiere. Nell’aprile 1986 pubblica I sommersi e i salvati, summa delle esperienze e delle riflessioni del periodo di prigionia. Primo Levi muore a Torino cadendo dalle scale di casa sua l’11 aprile 1987. Esistono lavori di Primo Levi prodotti sotto altri editori: Racconti e saggi (LaStampa, Torino, 1986) e due libri di poesie, L’osteria di Brema (Scheiwiller,1975) e Ad ora incerta (Garzanti, 1984).
Se questo è un uomo di Primo Levi: scheda libro
LA CHIAVE A STELLA: PERSONAGGI
La chiave a stella (vincitore del premio Viareggio e del premio Strega) rappresenta la reale opera prima di Levi. Nel libro viene presentato un “campione umano”: Tino Faussone, operaio piemontese altamente qualificato nel montaggio di tralicci e apparecchiature da cantiere stanco di “succhiare un chiodo” in un’officina Lancia, che viene chiamato a prestare i suoi servizi praticamente in tutto il mondo. Tino incarna il valore dell’importanza del lavoro, dell’affermazione di se stesso dinanzi a se stesso attraverso la capacità di portare a termine qualsiasi impresa con creatività. Insomma, un uomo che fa del lavoro la propria morale di vita. Il libro è articolato in quattordici episodi nei quali Tino racconta le sue esperienze di vita lavorativa nei cantieri di tutto il mondo. In queste avventure, sempre avvincenti e mai noiose, Tino sottolinea le avversità del caso e della natura che si frappongono tra lui e la sua vittoria personale del “lavoro ben fatto”.