Una donna di Sibilla Aleramo: scheda libro
Scheda libro di Una donna, romanzo scritto da Sibilla Aleramo: riassunto, personaggi, luoghi e tempi, temi, narratore e commento personale (6 pagine formato doc)
UNA DONNA DI SIBILLA ALERAMO: SCHEDA LIBRO
Scheda di lettura.
Autore: Sibilla AleramoTitolo: Una donna
Casa editrice: Loescher editore
Luogo e data di edizione: Torino, 1978
Genere: biografia
UNA DONNA DI SIBILLA ALERAMO: RIASSUNTO
Sintesi. Il romanzo di Sibilla Aleramo "Una donna" inizia col ricordo della fanciullezza della protagonista, che fu libera e spensierata, infatti ella rivede la bambina che era, e le sembra quasi un sogno tanto era bello quel periodo.
Per parecchio tempo, nell’epoca buia della sua vita , rivivendo quei momenti le viene da pensare alla vera felicità. In seguito però capì che già da bambina non dovette mai credersi interamente felice, ma neanche sfortunata; era la maggiore di quattro fratelli, la preferita dai genitori.
Una donna di Sibilla Aleramo: tesina
Quando le cose sembravano essersi sistemate nella famiglia della protagonista, proprio quest’ultima venne a sapere dei continui tradimenti del padre verso la madre. Ma come poteva essere possibile che il tanto adorato padre tradisse la madre con una ragazza poco più grande della figlia? Il mondo improvvisamente le cadde addosso ed ella perse la fiducia che aveva nell’uomo e mai più riuscì a riacquistarla. A risistemare un po’ le cose per la giovane arrivò l’amore, un ragazzo di venticinque anni, suo collega d’ufficio. Le chiacchiere in paese si diffusero subito, in quanto lei aveva solo sedici anni, lui invece venticinque, ma col passare del tempo si placarono. Il tempo passava e la protagonista trovò nel fidanzato un uomo geloso e incolto che lei però voleva amare ugualmente. Arrivò così il matrimonio che fu infelice da subito; la ragazza rimase incinta, ma perse subito il bambino, ricadde in depressione, e pensava che se aveva perso il bambino era perché Dio capì che il bimbo non avrebbe vissuto in una famiglia felice come invece era stata la sua. Gli anni passano e la protagonista riuscì di nuovo ad avere un figlio, era felicissima, ma dopo poco tempo dovette darlo nelle mani di una nutrice perché non aveva più latte per nutrirlo. Per in malinteso, la protagonista fu giudicata male da tutto il paese e per la vergogna, anche se non aveva commesso niente decise di togliersi la vita bevendo del veleno, ma per fortuna il suo gesto fu interrotto dall’arrivo del marito, giunto appena in tempo per salvarla. Da quel giorno la giovane donna decise di cambiare completamente vita, iniziando a migliorare il rapporto col marito. Seguì poi un periodo intenso nel quale ella visse solo di letture, meditazioni e dell’amore del figlio.
SIBILLA ALERAMO: FEMMINISMO
In seguito partecipò ad un movimento femminista che si sviluppò nel capoluogo della sua provincia che sosteneva era stata, fino a quel momento, trattata come una schiava ed ignorata. Iniziò un nuovo lavoro in una casa editrice di Roma, la città in cui si era trasferita da poco con la famiglia. Era entusiasta di questa nuova vita, aveva perfino iniziato a frequentare i teatri, i musei ed aveva un gruppo di amiche. Sembrava veramente rinata. Divenne ben presto amica e consigliera del suo principale, una donna che all’apparenza sembrava avere tutto: soldi, carriera, famiglia, ma che in realtà soffriva tremendamente, e alla protagonista sembrava di rivedere se stessa qualche anno prima. Il bello però terminò alla fine dell’inverno quando il figlioletto, di appena cinque anni si ammalò gravemente. La malattia del bimbo durò alcuni mesi, alla fine dei quali la famiglia si concesse una vacanza in montagna per permettere al piccolo di ristabilirsi.