Delitto di Stato
Recensione completa del romanzo storico di Maria Bellonci (1 pagine formato doc)
Una
delle opere più espressive ed interessanti del repertorio di
Maria Bellonci, è il romanzo storico "Delitto di Stato".
La sua storia comprende gli anni che intercorrono dal 1627 al 1630, e narra in chiave letteraria vicende storicamente significative, quali la Guerra del Monferrato e l'epidemia di peste dei primi anni del 1600.
La città di riferimento è la Mantova del duca Vincenzo II Gonzaga, e attorno ai protagonisti si diramano numerose ricostruzioni degli usi e costumi cortigiani e signorili.
La trama del libro è strutturata in due parti: la prima è narrata in prima persona dal consigliere e storico di corte, il conte Tommaso Striggi, il quale stende, sotto forma di confessione, un resoconto dettagliato dei fatti che portarono all'uccisone di Ferrandino, il buffone di corte; tale delitto segnerà definitivamente la sua vita, facendolo cadere in un vortice di rimpianti, sensi di colpa e amarezze.
La seconda parte della storia esce invece dalla penna del giovane Paride Maffei, protetto del Conte e suo apprendista. Il ragazzo racconta i fatto accaduti dall'omicidio di Ferrandino avvenuto per mano del suo maestro, sino alla morte di quest'ultimo, assieme agli avvenimenti storici e politici che hanno accompagnato Mantova durante gli anni bui della prima metà del ‘600..
La sua storia comprende gli anni che intercorrono dal 1627 al 1630, e narra in chiave letteraria vicende storicamente significative, quali la Guerra del Monferrato e l'epidemia di peste dei primi anni del 1600.
La città di riferimento è la Mantova del duca Vincenzo II Gonzaga, e attorno ai protagonisti si diramano numerose ricostruzioni degli usi e costumi cortigiani e signorili.
La trama del libro è strutturata in due parti: la prima è narrata in prima persona dal consigliere e storico di corte, il conte Tommaso Striggi, il quale stende, sotto forma di confessione, un resoconto dettagliato dei fatti che portarono all'uccisone di Ferrandino, il buffone di corte; tale delitto segnerà definitivamente la sua vita, facendolo cadere in un vortice di rimpianti, sensi di colpa e amarezze.
La seconda parte della storia esce invece dalla penna del giovane Paride Maffei, protetto del Conte e suo apprendista. Il ragazzo racconta i fatto accaduti dall'omicidio di Ferrandino avvenuto per mano del suo maestro, sino alla morte di quest'ultimo, assieme agli avvenimenti storici e politici che hanno accompagnato Mantova durante gli anni bui della prima metà del ‘600..