L'Isola in via degli uccelli: riassunto e commento

L'isola in via degli uccelli: recensione con riassunto, analisi e commento del romanzo ambientato nella Seconda guerra mondiale (5 pagine formato pdf)

Appunto di xregnix

L'ISOLA IN VIA DEGLI UCCELLI: RIASSUNTO E COMMENTO

Recensione libro: L’Isola in Via Degli Uccelli
1- Nome dell’autore: Uri Orlev
Titolo del libro: L’Isola in Via Degli Uccelli
Casa editrice: Salani Editore (collana: Le Linci Salani)
Numero delle pagine: 196
Anno dell’ultima pubblicazione: 1993
Genere del libro: storico

L'isola in via degli uccelli: recensione film

L'ISOLA IN VIA DEGLI UCCELLI: PERSONAGGI

2- Il personaggio principale è Alex, è un ragazzo di tredici anni, è molto coraggioso, furbo e ingegnoso.

Sua madre è stata deportata nei campi di concentramento e succederà la stessa cosa al padre, anche se poi lo ritroverà.
Ad Alex piace molto leggere, infatti, è molto curioso e intelligente. Nell’appartamento in cui viveva prima con il padre, “addomestica” un topolino che si porterà sempre dietro e quando saranno soli nella casa diroccata, sarà l’unico con cui parlare.
3- I personaggi secondari sono: il padre di Alex che aveva prestato servizio militare, Boruch lo zio con cui sta nella fabbrica in cui lavora il padre e Bolek, un adulto che diventerà amico di Alex e lo aiuterà quando sarà in difficoltà.
4- Il luogo in cui si svolge la vicenda è la Polonia più precisamente nel ghetto di Varsavia.
5- Il tempo in cui si svolge la vicenda è durante la Seconda Guerra Mondiale.
6- Il protagonista è un bambino ebreo, Alex, che abitava nel ghetto assieme al padre e allo zio. Il padre di Alex si portava sempre con sé il figlio, nella fabbrica di corde del ghetto, in cui lavorava per i tedeschi. Alex nella fabbrica rimaneva insieme a Boruch, lo zio. Con lui parlava sempre della guerra e si facevano la solita domanda: - quando finirà la guerra?

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L'ISOLA IN VIA DEGLI UCCELLI: RIASSUNTO LIBRO

Nell’appartamento in cui vivevano Alex e il padre, c’era con loro un’altra famiglia, i Gren. Insieme a loro avevano costruito due nascondigli: uno in soffitta e uno sotto il water (il water era la botola). Di sera Alex e il padre si sedevano per terra e parlavano e qualche volta invitavano Boruch per giocare a scacchi. Una sera il padre di Alex mostrò al figlio la pistola che si era procurato. Così ogni sera il padre gli insegnava come sparare e gli dava dei consigli su come usarla.
Uno dei soliti giorni in cui il padre si portava appresso Alex a lavoro, ci fu una selezione da parte delle SS per decidere chi sarebbe andato nei campi di concentramento e chi sarebbe rimasto in fabbrica. Boruch, Alex e il padre si nascosero tra le palle di corda, perché la botola che portava alla soffitta della fabbrica e alle altre botole che facevano comunicare tutti i solai del ghetto era stata bloccata. Purtroppo, a causa di una spia, Boruch, Alex e il padre vengono scovati e portati nel cortile per la selezione. Per fortuna Boruch e il padre di Alex riuscirono a nascondere la pistola, affinché non la trovassero durante la perquisizione. Nel caso che venissero deportati decisero di escogitare un eventuale piano di fuga.