Cuore di tenebra: scheda del libro di Joseph Conrad

Scheda del libro "Cuore di tenebra di Conrad, con riassunto e analisi (3 pagine formato doc)

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CUORE DI TENEBRA: SCHEDA LIBRO DI JOSEPH CONRAD

AUTORE: Joseph Conrad
TITOLO : Cuore di tenebra
EDITORE : Einaudi
LUOGO : Milano
ANNO: 1972
N° PAGINE : 123.

Cuore di tenebra: riassunto


CUORE DI TENEBRA: RIASSUNTO CAPITOLO 1

Una voce.

Charlie Marlow, protagonista del racconto “cuore di tenebra ”, ricordava così Kurtz.
Lo identificava nella sua voce, capace di trascinare le folle ai propri piedi. Egli riusciva a convincere e farsi adorare anche dagli uditori più restii a ciò grazie alle sue parole, che uscivano dalla bocca e colpivano dritto al cuore. Il suo tono era profondo, vibrante, imponente. Talvolta incuteva quasi soggezione. Dal punto di vista fisico, Marlow (che non era il narratore, bensì un marinaio che raccontava ai suoi compagni di viaggio la una storia accadutagli anni prima; in realtà chi esponeva i fatti era uno di quelli che stavano a sentire, parte dell’equipaggio di una barca in rotta sulle acque del Tamigi ) lo descriveva come una figura imponente, alta quasi due metri ma esile di corporatura. Era quasi interamente calvo, con un grande osso frontale. Il resto delle caratteristiche le tralasciò. Infatti, il Kurtz semi-dio era un uomo che viveva nelle oscurità. Il suo era un cuore di tenebra.

Cuore di tenebra: riassunto dettagliato


CUORE DI TENEBRA: RIASSUNTO DETTAGLIATO

Ma non solo il suo. Anche quello di Marlow. Tutto, lungo il fiume, era avvolto dalla tenebra. Lì non esistevano ancora le istituzioni, la civiltà. Si era solo degli uomini, e basta. Il potere che si esercitava nel mondo civilizzato non aveva nessun effetto contro la tenebra più profonda. Era come spiccare un salto indietro nel tempo e ritornare agli albori dell’umanità. Non c’erano regole che tutelavano la vita; si era soli con se stessi.
C’era uno speciale rapporto d'amore-odio che legava però gli uomini “ modernizzati ” a quella foresta. Marlow e Kurtz erano appunto molto simili da questo punto di vista: il sapore del mistero, il trovarsi dinanzi al proprio passato, da dove tutto quello che si ha oggi ha avuto origine. Ciò affascinava i due. Essi riconobbero un indissolubile legame tra loro e quella terra, come tra il presente e il passato. Sentivano che le loro origini, come del resto quelle dell’intera umanità, si trovavano lì, “ tra la foresta che inghiottisce ogni cosa ”. Nonostante i suoi suoni, i suoi tamburi, le sue sensazioni parevano sconosciute, erano consapevoli di averne una parte conservata in sé, nel corso dei secoli. L’autore la descrive come "una remota parentela coi selvaggi".

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HEART OF DARKNESS: ANALISI

Non è usato questo termine per caso. Infatti, Conrad, durante tutto il corso della narrazione, varia molte volte il registro usato per descriverli: si passa da momenti in cui sottolinea la loro ingenuità e selvatichezza, ad altri in cui elogia il loro forte spirito. Tutto ciò appunto per rendere meglio l’ambiguo rapporto che c’era tra Marlow e Kurtz e loro. Nel testo, esprime chiaramente ciò, affermando che “ Kurtz odiava questa vita, pure in qualche modo non riusciva a staccarsene ”. Non poteva, infatti, fare a meno del suo impero, dove era adorato e venerato come un dio. Poiché un bianco, secondo la sua opinione, talmente era evoluto poteva apparire sotto parvenza di un essere soprannaturale.