"Vita di Galileo" di Bertolt Brecht

Analisi del libro: trama, protagonista, luoghi, tempo, tipo di narratore, giudizio personale. (2 pg - formato word) (0 pagine formato doc)

Appunto di niccke
GIORDANO BRUNO E GALILEO GALILEI, DUE STORIE A CONFRONTO VITA DI GALILEO Autore: Bertolt Brecht.
Casa editrice: Einaudi. Anno di pubblicazione: 1963 Trama: La biografia di Brecht su Galileo è incentrata sul periodo della sua vita in cui era docente a Padova e sugli ultimi anni della sua vita in esilio. L'inizio del libro, ci mostra un Galileo preso dai suoi insegnamenti, che ha dovuto dare anche privatamente per problemi finanziari, e già in possesso di alcune teorie rivoluzionistiche. Un suo allievo lo informa di un nuovo strumento presente in Olanda; un fodero di cuoio verde con due lenti poste sopra, di cui una concava e una convessa. Dopo alcuni arrangiamenti egli costruì un proprio prototipo e iniziò ad usarlo per i suoi studi.
. Subito scoprì che la superficie della luna non è liscia, di conseguenza non è un corpo perfetto costituito di etere. Osserva, anche, alcuni satelliti di Giove, capendo che non tutti i corpi celesti ruotano attorno alla terra. Da qui il passo alla teoria eliocentrica di Copernico fu breve. Galileo probabilmente era a conoscenza dell'importanza di queste sue scoperte e nonostante il monito del suo assistente Sagredo, egli continuò nelle sue ricerche confidando enormemente nella ragione umana. Sagredo e altri suoi amici, però, non confidavano tanto in questa e prevedevano reazioni contrarie da parte della chiesa e degli altri intellettuali, ancora troppo legati ai dogmi Aristotelici, il quale metteva in dubbio qualsiasi cosa fosse costatata dai sensi. Contrariamente a queste previsioni, ebbe successo, prima alla corte medicea e poi a Roma dove le sue teorie furono ufficialmente confermate dal Collegio Romano. Probabilmente questo iniziale consenso era dato dalla sua presa di posizione, diversa da predecessori del calibro di Giordano Bruno. Galileo, infatti, cercò di porsi al di fuori delle dispute divine sull'immanenza di Dio e altre teorie considerate eretiche. Con lui abbiamo un distacco definitivo tra scienza e filosofia; la scienza si interessa del “ come “ i fenomeni avvengono, mentre la filosofia del “ perché “. Ma solo alcuni esponenti della chiesa si dimostrarono favorevoli alle sue idee. Ad esempio, ma solo in un primo momento, il cardinale Barberini e poi futuro papa Urbano VIII, e un giovane monaco di nome Fulgenzio. Galileo capiva, infatti, che gran parte del clero era contrario alle sue teorie e al suo modo di presentarsi, che giudicavano troppo avventato e arrogante: … il signor Galilei è un nemico del genere umano e va trattato di conseguenza… ( Pg 58 rg 32). Dopo otto anni di silenzio, la presentazione di alcune teorie sulle macchie solari al nuovo papa ( Il cardinale Barberini ), lo incoraggiarono a riprendere le sue ricerche nel campo che gli era stato proibito. Galileo aveva così ripreso la sua attività e nei dieci anni che seguirono, le sue dottrine si diffusero tra il popolo e scrittori satirici e cantastorie commentavano le sue idee. La situazione che stava v