"Attaccamento e Amore", di Grazia Attili
Recensione dettagliata del libro di psicologia cognitiva "Attaccamento e amore" di Grazia Attili. (4 pagine formato doc)
Autore:
Attili Grazia
Titolo: Attaccamento e amore
Casa editrice: Il Mulino
Luogo di pubblicazione: Bologna
Anno di pubblicazione: 2007
Nel libro "attaccamento e amore" viene discusso come la struttura che assume un legame sentimentale, le distorsioni dell'amore e la scelta del partner, siano da ricondurre alle aspettative che ciascuno di noi ha su stesso e sugli altri, esito della prima relazione avuta con la propria figura di attaccamento.
Il legame madre-bambino infatti può essere visto come prototipo del legame di coppia; già Freud diceva che «la relazione del bambino con la madre è unica e tale che una volta stabilita si mantiene inalterabile per tutta la vita come la prima e la più forte relazione d'amore e sarà poi il prototipo di tutte le successive relazioni amorose», in entrambi i sessi. In sintesi, per ciascuno, l'amore per il partner da adulto assumerà determinate caratteristiche, in funzione del tipo di relazione instaurata da bambino con il genitore.
Ma allora, come si sviluppa l'attaccamento da bambini? Quattro sono le fasi principali.
I fase. In un primo periodo il neonato mostra una sorta di interesse indiscriminato per gli altri e i suoi comportamenti non presuppongono una discriminazione tra persone diverse.
II fase. Il bambino si orienta e produce segnali sociali ancora verso una o due persone specifiche, ma tra queste comincia a scegliere quella che più offre cure continuative e costanti. In genere si tratta della madre. Compare poi l'effetto rifugio sicuro: se il piccolo si trova in condizioni di disagio emotivo o fisico accetta il conforto essenzialmente se è la madre ad intervenire per coccolarlo.
III fase. In questa fase il bambino non si limita a mantenere un contatto preferenziale con la madre ma è anche in grado di rappresentarsi mentalmente gli oggetti e le persone che non sono nel suo campo visivo. Di conseguenza, se la sua figura di attaccamento non è nel suo campo visivo vuol dire che è da un'altra parte e non lì per lui. Comincia quindi a provare ansia da separazione: protesta vivacemente se la madre non c'è o se è lasciato solo. Questo è l'indicatore più cospicuo del fatto che ormai il legame si è instaurato intorno a quella figura specifica. Da ora in avanti sarà il modo in cui si comporta la madre ad avere un ruolo determinante nella formazione della personalità del piccolo.
Titolo: Attaccamento e amore
Casa editrice: Il Mulino
Luogo di pubblicazione: Bologna
Anno di pubblicazione: 2007
Nel libro "attaccamento e amore" viene discusso come la struttura che assume un legame sentimentale, le distorsioni dell'amore e la scelta del partner, siano da ricondurre alle aspettative che ciascuno di noi ha su stesso e sugli altri, esito della prima relazione avuta con la propria figura di attaccamento.
Il legame madre-bambino infatti può essere visto come prototipo del legame di coppia; già Freud diceva che «la relazione del bambino con la madre è unica e tale che una volta stabilita si mantiene inalterabile per tutta la vita come la prima e la più forte relazione d'amore e sarà poi il prototipo di tutte le successive relazioni amorose», in entrambi i sessi. In sintesi, per ciascuno, l'amore per il partner da adulto assumerà determinate caratteristiche, in funzione del tipo di relazione instaurata da bambino con il genitore.
Ma allora, come si sviluppa l'attaccamento da bambini? Quattro sono le fasi principali.
I fase. In un primo periodo il neonato mostra una sorta di interesse indiscriminato per gli altri e i suoi comportamenti non presuppongono una discriminazione tra persone diverse.
II fase. Il bambino si orienta e produce segnali sociali ancora verso una o due persone specifiche, ma tra queste comincia a scegliere quella che più offre cure continuative e costanti. In genere si tratta della madre. Compare poi l'effetto rifugio sicuro: se il piccolo si trova in condizioni di disagio emotivo o fisico accetta il conforto essenzialmente se è la madre ad intervenire per coccolarlo.
III fase. In questa fase il bambino non si limita a mantenere un contatto preferenziale con la madre ma è anche in grado di rappresentarsi mentalmente gli oggetti e le persone che non sono nel suo campo visivo. Di conseguenza, se la sua figura di attaccamento non è nel suo campo visivo vuol dire che è da un'altra parte e non lì per lui. Comincia quindi a provare ansia da separazione: protesta vivacemente se la madre non c'è o se è lasciato solo. Questo è l'indicatore più cospicuo del fatto che ormai il legame si è instaurato intorno a quella figura specifica. Da ora in avanti sarà il modo in cui si comporta la madre ad avere un ruolo determinante nella formazione della personalità del piccolo.