Parmenide: pensiero filosofico

Il pensiero filosofico di Parmenide e spiegazione della sua unica opera "Sulla natura" (1 pagine formato pdf)

Appunto di melissapuleio94

PARMENIDE PENSIERO

Parmenide.

In assoluto Parmenide è il fondatore della scuola eleatica. Parmenide è il primo filosofo di un certo spessore che fa da spartiacque tra la filosofia dei naturalisti e la filosofia platonica e aristotelica. Parmenide scrive un poema Sulla natura di cui ci sono pervenuti alcuni frammenti e all’interno di cui Parmenide espone la sua teoria sul concetto di “essere”.

SULLA NATURA PARMENIDE

Nel poema Parmenide immagina di essere condotto dinnanzi alla dei Dike, ossia la dei della giustizia, che lo pone dinnanzi ad un bivio, questo bivio lascia intravedere due strade. La dei dice a Parmenide che una è la via della verità che ci porta a conoscere l’essere vero , cioè la via della Alètheia, l’altra è la via dell’opinione, basato sui sensi che ci porta a conoscere l’essere apparente, cioè la via della Doxa.

Tra queste due strade solo una è quella percorribile, l’altra invece è la strada dell’errore, una strada che non deve essere percorsa. Inseguito la dei aggiunge che la via della Alètheia è la via che dice “che è e che non è possibile che sia”, la seconda dice “che non è e che non è possibile che sia”. Queste due strade rappresentano il cuore dell’intera prospettiva di Parmenide e bisogna perciò interpretare cosa esse vogliono rappresentare anche se non avendo molti frammenti rimangono dei dubbi che non sono stati risolti.
A proposito della prima via Parmenide vuole dire che se l’essere è non è possibile che non sia, cioè solo l’essere esiste, infatti la nostra mente e il nostro linguaggio possono riferirsi solo all’essere, mentre il non essere non può esistere e non può essere pensato e risulta impensabile e inesprimibile.

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PARMENIDE SPIEGAZIONE

Il problema all’interno di questa frase è prettamente ontologico in quanto bisogna definire cosa sia quest’essere di cui Parmenide sta parlando. In realtà che cosa sia quest’essere Parmenide non l’ha mai detto, infatti c’è chi ha visto nel concetto di essere un concetto esclusivamente fisico, chi un concetto metafisico, chi un concetto teologico. Ma anche se Parmenide non dice espressamente che cosa sia quest’essere ci dice invece che quali caratteristiche o quali attributi debba possedere quest’essere. Parmenide considera l’opposizione massima, ossia l’opposizione tra essere e non essere. Quest’ opposizione
si risolve nel fatto che tutto è essere, e del non essere non ha senso parlare, inoltre non essere equivale a non pensare. Questo ci serve a capire che il senso reale dell’essere è un senso ontologico e gnoseologico poiché per Parmenide pensare significa pensare l’essere, e pensare l’essere significa conoscere l’essenza delle cose.

PARMENIDE IL NULLA

Ogni cosa è un ente determinato, e tutto ciò che è fuori dall’essere non è e in quanto tale non è pensabile. Nonostante questo però Parmenide traccia una trascrizione dell’essere che appare contraddittoria. Infatti egli tra gli attributi dell’essere considera l’immobilità e l’immutabilità ma ciò significa che l’essere è
immobile in quanto non è in movimento. Infatti se mutasse o si muovesse implicherebbe il non essere. Considera che l’essere è ingenerato, ma ingenerato vuol dire che non è mai nato. Infatti se l’essere nascesse o morisse implicherebbe in qualche modo il non essere, in quanto nascendo verrebbe dal nulla e morendo si dissolverebbe nel nulla.