Tema su Platone: opere e pensiero
Riflessioni sulle opere e sulla conoscenza di Platone, il mito della caverna, la dialettica e le prove dell'immortalità dell'anima. Tema su Platone: opere e pensiero (7 pagine formato doc)
PLATONE OPERE
Le opere di Platone vengono suddivise in dialoghi giovanili, della maturità e del periodo più tardo. I dialoghi giovanili sono: il Critone, lo Ione (uno scritto ironico sui poeti), l'Eutifrone (un dialogo sulla pietà religiosa), l'Ippia minore (sul rapporto tra virtù, conoscenza e volontà), Protagora, il Gorgia (sulla virtù politica) e il primo libro della Repubblica (sulla giustizia). Al periodo della maturità risalgono i dialoghi: Menone (, il Simposio (sull'eros), l’Ippia maggiore (sull'idea della bellezza), il Fedro e la Repubblica. Le opere più tarde sono il Parmenide, il Sofista, il Politico, il Filebo, il Timeo , e le Leggi.Platone: riassunto
TUTTE LE OPERE DI PLATONE
La conoscenza come reminiscenza. Se vogliamo penetrare nella natura del conoscere, non dobbiamo rivolgerci ai sensi, ma all’anima o alla mente: indagando nella nostra anima, costringendola a guardare dentro di sé, con il logos, e non fuori di sé, attraverso i sensi, potremmo trovare in essa la forma, l’aspetto vero delle cose.
Uno degli episodi più significativi del dialogo, del Menone, è quello di uno schiavo, del tutto privo di conoscenze matematiche, riesce a dimostrare un teorema di geometria aiutato da Socrate. Dapprima lo schiavo segue passivamente le operazioni di Socrate e si lascia ingannare dalle apparenze delle figure sensibili, e cade in errore. In seguito, stimolato da Socrate riesce a risolvere il problema. Lo schiavo, infatti, non è istruito, non ha avuto da altri il suggerimento della soluzione, l’ha tratta da sé dalla propria anima. L’anima possiede delle predisposizioni a conoscere, che non sono derivate dai sensi, ma che, a contatto con l’esperienza, risvegliano il sapere e ci fanno ricordare la verità. La mente non deve subordinarsi ai sensi, ma servirsi di loro, come docili strumenti.
Il pensiero di Platone in sintesi
PLATONE PENSIERO
I gradi della conoscenza. I quattro gradi della conoscenza sono: l’immaginazione, credenza, pensiero discorsivo e intellezione. I primi due si fondano sulla sensazione e non danno un sapere certo, ma un’opinione relativa e variabile simile al sapere sofistico. Solo i due secondi che derivano da un sapere intimo dell’anima,assicurano una conoscenza vera, universale e permanente. Questi gradi sono poi distinti in base ai corrispondenti oggetti.
• Oggetto dell’immaginazione sono le immagini sensibili che Platone raggruppa: «immagini»; «ombre»;«riflessi sull’acqua o sui solidi e tutte le immagine di questo genere». Chi si affida a questa natura non trova la verità, vive in uno stato di ignoranza paragonabile a un sogno.
• Oggetto della credenza è tutto ciò che percepiamo attraverso i sensi: « gli animali intorno a noi e tutta la natura». Chi è passato dall’immaginazione alla credenza,coglie la realtà sensibile (cioè le vede, le tocca…). Platone insiste nel chiamare questo grado fede o credenza,anziché conoscenza, perché chi si trova in questo stadio, crede che la verità sensibile sia la sola realtà esistente e tutta la realtà.
• Oggetto del pensiero discorsivo sono enti intelligibili: i numeri, le figure geometriche, le dimostrazioni della matematica. A differenza degli altri oggetti, questi possiedono una maggiore universalità e certezza. La matematica ci prepara all’ultimo grado della conoscenza: la visione intuitiva delle idee.
• Oggetto della pura intellezione sono le idee, ossia le forme intelligibili e universali. Si tratta di enti universali, chi risponde alla domanda:” che cos’è il coraggio”o “che cos’è la giustizia”, proponendo un esempio concreto di azione giusta o di comportamento coraggioso, non possiede la scienza, ma l’opinione (doxa). Egli scambia, infatti, qualcosa di particolare per qualcosa di universale.
Platone: vita, pensiero e Dialoghi
Allegoria della caverna. Il mito della caverna esemplifica in un'immagine vivida la visione del mondo delle idee. Un individuo giace incatenato all'interno di una caverna; dietro di lui c'è un muro; dall'altra parte del muro alcune persone trasportano oggetti, dei quali una fiamma accesa nella caverna proietta le ombre sulla parete di fondo.