La questione ambientale
Elaborato sul ruolo delle risorse ambientali e sui protocolli siglati per difendere l'ambiente (1 pagine formato doc)
La questione ambientale ha rivestito, negli ultimi anni, un ruolo sempre più centrale nell'interesse del singolo e della collettività grazie alle pressanti sollecitazioni di numerosi ambientalisti e scienziati, preoccupati per le pessime condizioni del nostro pianeta.
Nel 1987, col protocollo di Montreal, l'attenzione si è rivolta ai clorofluorocarburi e nel 1997, 122 paesi hanno adottato il Protocollo di Kyoto, impegnandosi a ridurre le emissioni di vari gas serra.
Solo nel 2004, Kyoto ha raggiunto il numero minimo di aderenti per diventare effettivo e l'Ue ha adottato un programma ancora più rigido, ma, colmo dei colmi, ancora nel 2007, mancano all'appello gli Stati Uniti, lo stato che inquina di più: coloro che hanno detto di voler "esportare la democrazia" come farebbero in mancanza delle nuove terre da conquistare e senza il loro petrolio? Perché la ragion di stato americana deve prevalere le esigenze ecologiche del globo? Perché un abitante di New York si permette di consumare 70 volte la quantità di acqua utilizzata da un abitante del Ghana? Non va bene che al mondo c'è chi spreca troppo e chi muore di sete, perché nessuno è così importante da poter sostituire il bene di tutti a quello proprio.
Certo, non bisogna necessariamente condividere le idee del popolo di Seattle o dei tanti ambientalisti ed ecologisti che si occupano ogni giorno della natura impegnandosi il più possibile, ma, quella che voglio porre è una questione morale.
Innumerevoli sono stati i disastri che hanno colpito diverse aree della Terra, in tempi recenti e recentissimi, (dalla Florida, all'India, dal Centro-America a Praga e Desdra) e proprio perché i segnali sono stati allarmanti molti governanti del mondo, prima del tutto disinteressati, hanno capito che l'allarme ambiente deve essere considerato di primaria importanza. Nel 1987, col protocollo di Montreal, l'attenzione si è rivolta ai clorofluorocarburi e nel 1997, 122 paesi hanno adottato il Protocollo di Kyoto, impegnandosi a ridurre le emissioni di vari gas serra.
Solo nel 2004, Kyoto ha raggiunto il numero minimo di aderenti per diventare effettivo e l'Ue ha adottato un programma ancora più rigido, ma, colmo dei colmi, ancora nel 2007, mancano all'appello gli Stati Uniti, lo stato che inquina di più: coloro che hanno detto di voler "esportare la democrazia" come farebbero in mancanza delle nuove terre da conquistare e senza il loro petrolio? Perché la ragion di stato americana deve prevalere le esigenze ecologiche del globo? Perché un abitante di New York si permette di consumare 70 volte la quantità di acqua utilizzata da un abitante del Ghana? Non va bene che al mondo c'è chi spreca troppo e chi muore di sete, perché nessuno è così importante da poter sostituire il bene di tutti a quello proprio.
Certo, non bisogna necessariamente condividere le idee del popolo di Seattle o dei tanti ambientalisti ed ecologisti che si occupano ogni giorno della natura impegnandosi il più possibile, ma, quella che voglio porre è una questione morale.