Donne e lavoro: tema
Le donne e il lavoro: le donne sono più svantaggiate rispetto agli uomini? C'è discriminazione? (3 pagine formato doc)
DONNE E LAVORO: TEMA
Relazione. La donna e il lavoro. Introduzione: Le donne nel mondo del lavoro sono più svantaggiate rispetto agli uomini.
Svolgimento: Le donne sono indispensabili sia nel mondo del lavoro sia in quello familiare. Nella fa-scia di età compresa tra i 25 e i 54 anni sono oltre 8 milioni le donne che si occupano di figli, famiglia e parenti bisognosi. Nel Centro Nord il 68,8% delle donne e il 34,6% delle donne al Sud e nelle Isole hanno anche un’occupazione retribuita e nella quasi totalità dei casi il reddito delle donne partecipa per quasi la metà all’economia familiare.
Inoltre un milione e mezzo di donne tra i 25 e i 54 anni lavora a mezza giornata.
Per agevolare il lavoro femminile servirebbero molti più servizi pubblici, come ad esempio asili nidi o anche servizi che aiutino le famiglie con persone anziane o con problemi di salute.
Svolgimento: Le donne sono indispensabili sia nel mondo del lavoro sia in quello familiare. Nella fa-scia di età compresa tra i 25 e i 54 anni sono oltre 8 milioni le donne che si occupano di figli, famiglia e parenti bisognosi. Nel Centro Nord il 68,8% delle donne e il 34,6% delle donne al Sud e nelle Isole hanno anche un’occupazione retribuita e nella quasi totalità dei casi il reddito delle donne partecipa per quasi la metà all’economia familiare.
Inoltre un milione e mezzo di donne tra i 25 e i 54 anni lavora a mezza giornata.
Per agevolare il lavoro femminile servirebbero molti più servizi pubblici, come ad esempio asili nidi o anche servizi che aiutino le famiglie con persone anziane o con problemi di salute.
Donne e lavoro nella storia: tema
DONNE E LAVORO IN ITALIA
Le donne lavorano a part-time molti di più rispetto agli uomini soprattutto perché devono con-ciliare il lavoro e la famiglia, come ad esempio assistere gli anziani o anche andare a prendere i figli a scuola, portarli a corsi oppure ad altri impegni.
Nel mondo del lavoro le donne s'immettono tardi o non ci entrano per niente. Trovano difficilmente un impiego e quando lo trovano, è precario, mal retribuito e di scarsa qualità. L’occupazione dal 2008 al 2010 è diminuita del 1,1% ed è peggiorata in qualità. In Italia le donne inattive, con un’età tra i 15 e i 74 anni, erano il quadruplo rispetto a una media europea del 4,4%. La maggior parte delle donne inattive dichiara di essere pronta a lavorare. Tra coloro che stanno in casa, quasi la metà dichiara di averlo fatto per prendersi cura dei figli, il 15,8% è stata licenziata o l’azienda per cui lavorava ha chiuso, mentre la restante parte aveva un con-tratto a termine o stagionale che non è stato rinnovato.
Nel mondo del lavoro le donne s'immettono tardi o non ci entrano per niente. Trovano difficilmente un impiego e quando lo trovano, è precario, mal retribuito e di scarsa qualità. L’occupazione dal 2008 al 2010 è diminuita del 1,1% ed è peggiorata in qualità. In Italia le donne inattive, con un’età tra i 15 e i 74 anni, erano il quadruplo rispetto a una media europea del 4,4%. La maggior parte delle donne inattive dichiara di essere pronta a lavorare. Tra coloro che stanno in casa, quasi la metà dichiara di averlo fatto per prendersi cura dei figli, il 15,8% è stata licenziata o l’azienda per cui lavorava ha chiuso, mentre la restante parte aveva un con-tratto a termine o stagionale che non è stato rinnovato.
Storia del lavoro femminile in Italia: tesina di maturità
DISCRIMINAZIONE DELLE DONNE NEL LAVORO
Nel 2010 un terzo delle giovani donne seguiva un percorso d’istruzione, mentre i ma-schi erano meno di un terzo. Nel corso degli ultimi cinque anni il livello d’istruzione delle gio-vani è aumentato di più rispetto ai maschi.
I tassi di occupazione femminile è pari al 35,4%, mentre i maschi sono occupati per il 48,6%. Al Nord il tasso di occupazione è più del doppio rispetto a quella del Sud. Le giovani donne hanno principalmente un lavoro a tempo determinato. La percentuale di tempi determinati tra le giovani cresce con il titolo di studio. Al Sud, la percentuale di donne con contratto a tempo determinato raggiunge il quasi la metà tra le laureate.
La percentuale di donne giovani in part-time è tripla rispetto a quella maschile e rimane elevata anche per le laureate. Più della metà delle donne tra i 18 e i 29 anni afferma di lavorare part-time perché non ha trovato lavoro a tempo pieno.
Un terzo dei giovani occupati è in possesso di un titolo di studio più elevato di quello che ser-virebbe per svolgere il lavoro. Il tasso di disoccupazione femminile, per l’età tra i 18 e i 29 an-ni, è al 21,1%, mentre quella maschile è il 18,4%
I tassi di occupazione femminile è pari al 35,4%, mentre i maschi sono occupati per il 48,6%. Al Nord il tasso di occupazione è più del doppio rispetto a quella del Sud. Le giovani donne hanno principalmente un lavoro a tempo determinato. La percentuale di tempi determinati tra le giovani cresce con il titolo di studio. Al Sud, la percentuale di donne con contratto a tempo determinato raggiunge il quasi la metà tra le laureate.
La percentuale di donne giovani in part-time è tripla rispetto a quella maschile e rimane elevata anche per le laureate. Più della metà delle donne tra i 18 e i 29 anni afferma di lavorare part-time perché non ha trovato lavoro a tempo pieno.
Un terzo dei giovani occupati è in possesso di un titolo di studio più elevato di quello che ser-virebbe per svolgere il lavoro. Il tasso di disoccupazione femminile, per l’età tra i 18 e i 29 an-ni, è al 21,1%, mentre quella maschile è il 18,4%