Stato totalitario in Italia e Germania: caratteristiche

Analogie e differenze tra i due regimi nell'Europa della Seconda guerra mondiale. Caratteristiche dello stato totalitario in Italia e in Germania (1 pagine formato doc)

Appunto di loresheva

STATO TOTALITARIO IN ITALIA

Lo Stato totalitario in Germania e in Italia: analogie e differenze. Senza dubbio la costruzione dello Stato totalitario si ebbe tanto in Italia quanto in Germania, non all’atto della presa del potere ad opera rispettivamente di fascisti e nazisti, ma con gradualità, grazie alla collaborazione di forze conservatrici ormai ridotte in posizione subalterna.

Il fallito tentativo di colpo di Stato nel l933 aveva fatto capire a Hitler che quella non era la strada giusta per arrivare al potere e che era più sicuro procedre in una parvenza di legalità, come fece pure Mussolini. Entrambi appoggiati dalla grande finanza e dalla forte industria, una volta raggiunto lo scopo legalmente, imposero il “ monopolio politico”.

I tre totalitarismi: tesina

STATO TOTALITARIO CARATTERISTICHE

Lo Stato totalitario è quello in cui esiste una volontà politica unificata e riconosciuta, in cui ogni opposizione è esclusa e considerata un attentato alla Stato stesso.

L’unico rapporto che può esistere con le opposizioni è quello della repressione violenta da parte dello Stato. Si cerca inoltre di allargare la sfera del consenso con apparato di propaganda gigantesco sulla base del controllo più rigoroso delle informazioni, dall’altra parte ci si serve della macchina poliziesca per terrorizzare l’opposizione e impedire il suo allargamento. Una massiccia opera di propaganda e uno spietato terrorismo costituirono le due caratteristiche essenziali dei regimi totalitari di Mussolini e Hitler peer i quali il cittadino doveva essere disponibile a eseguire le direttive che provenivano dal vertice dello Stato e del partito.

Regime totalitario: significato e caratteristiche

FASCISMO TOTALITARISMO

Fin qui evidenti analogie, ma tra i due totalitarismi ci furono anche profonde differenze. Prima di tutto il principio della “totalità “ per il nazismo proveniva dalla razza, mentre per il fascismo si realizzava invece nello Stato, non inteso come mezzo, ma fine esso stesso; invece Hitler affermava che lo Stato non rappresenta un fine, ma un mezzo e che “ esso è la condizione preliminare per creare una superiore civiltà umana “ .Ciò significa che nel nazismo l’elemento unificatore era costituito da un principio biologico, nel fascismo da un principio ideologico. La formula di Mussolini era “ Tutto nello Stato, niente contro lo Stato, nulla al di fuori dello Stato. E’ solo lo Stato che dà la coscienza di se stessi ai popoli “.
Inoltre i due regimi ebbero una diversa capacità di presa e solidità. In Germania il regime fu più duro con le opposizioni e riuscì anche ad avvolgere la società nelle maglie del totalitarismo in maniera più incisiva, inoltre ben presto colse in campo economico dei successi più consistenti grazie alla superiorità della macchina produttiva tedesca rispetto a quella italiana. Il riarmo tedesco fu di dimensioni gigantesche, mentre quello italiano si rivelò un bluff e si coprì di ridicolo, perché alle parole non corrisposero i fatti e anche i successi in politica estera del nazismo, prima della seconda guerra mondiale, furono di gran lunga più evidenti di quelli italiani.