Autogestione

Tema:cos'è l'autogestione??a cosa serve??tu che ne pensi?? (1 pagine formato doc)

Appunto di furetto89
Come ogni anno, agli inizi di dicembre, saltano le lezioni nelle scuole Come ogni anno, agli inizi di dicembre, saltano le lezioni nelle scuole.
Ripartono le autogestioni a tappeto, assemblee, manifestazioni…..Via i libri d'inglese, d'italiano, di storia…… per far posto ai corsi alternativi degli studenti: “insomma vere e proprie feste!”Perché? Perché tutto questo ? E' semplice: “la protesta prenatalizia”, o meglio dire la “vacanza prenatalizia!” Lunedì18dicembre è iniziata la solita autogestione all' interno del nostro istituto.Ma che cos'è l'autogestione? Di solito viene definita come una “buffonata” priva di vere “motivazioni”, “un pretesto” per saltare un po' di giorni di lezione. Personalmente però non vedo l'autogestione unicamente come un mezzo di “vacanze prenatalizie”.
Infatti, se guardiamo in faccia la realtà, vedremo che la scuola italiana ha milioni di problemi, e noi studenti dobbiamo manifestare per migliorarla, ma non in questo modo. Molti studenti, infatti, non conoscono il significato di manifestazione, e forse noi stessi non abbiamo mai manifestato per qualcosa, semplicemente perché l'uomo forse scappa di fronte alle situazioni che sembrano non riguardarlo, ma che in seguito lo riguarderanno direttamente.Cos'è allora l'autogestione? E' quella forma di protesta in cui gli studenti non seguono più le lezioni e organizzano corsi alternativi e assemblee. A seconda di quello che decide il comitato organizzativo (o i rappresentanti d'istituto) si può lasciare o meno la possibilità a chi vuole seguire le lezioni normali di farlo. Se autogestione studentesca significa «gestire da soli», deve implicare la contrapposizione contro la «gestione ordinaria dei docenti»: ma anche in anni in cui a ispirare le proteste c'era un filo conduttore preciso (nel 2001-02 il rifiuto della legge Moratti, nel 2002-03 il tema della pace), non c'è stata alcuna «contrapposizione» con i docenti e il modello di scuola. Se questo è vero, «autogestione» può avere oggi solo un significato: proporre argomenti e approfondimenti che non sono compresi nelle attività curricolari, discutere su tematiche (come la guerra, il sesso, le droghe, l'immigrazione, l'informazione) che di per sé non rientrano nei normali programmi. In questa prospettiva, l'autogestione può rivelarsi un momento significativo e utile, un'occasione vera di arricchimento, quindi si può pensare anche a una collaborazione della scuola ma bisogna che l'autogestione sia organizzata in modo diverso, che la scuola (intendendo con essa presidi e docenti) contribuisca attivamente all' individuazione degli esperti e che presenzi agli incontri garantendone la regolarità. Oggi troppi autogestiscono solo per perdere tempo: questo non è un bell'esempio e, soprattutto, fa torto alla minoranza di studenti che invece si impegnano con maturità e interesse. L'AUTOGESTIONE della scuola non è una pratica di lotta.